l nome
La città di Bova (in greco Vùa) ha origine antichissima. Secondo la leggenda, una regina armena avrebbe guidato il suo popolo sul monte Vùa, nel cui nome appare chiaro il riferimento alla presenza del bue, cioè a una terra adibita al pascolo dei buoi.
La storia
VII-VI sec. a.C., i coloni greci provenienti dalla Locride assoggettano le popolazioni preistoriche, tra cui gli Ausoni, che abitano le rocche e le caverne di Bova sin dal Neolitico. In età greca Bova subisce le sorti della politica locrese ed è assoggettata ai tiranni di Siracusa.
V sec., Bova è sede vescovile e rimane a lungo feudo dei vescovi di Reggio.
829, le incursioni dei Saraceni obbligano i sopravvissuti a lasciare la costa e le campagne per rifugiarsi sui monti. Risale ai sec. IX e X la colonizzazione bizantina i cui influssi sono tuttora vivi nell’antico dialetto greco parlato da parte della popolazione.
1040-60, arrivano i Normanni e costruiscono un castello per il controllo del territorio. Bova diviene una contea governata dall’Arcivescovo di Reggio che mantiene il titolo di conte e i privilegi feudali fino al 1806.
1572, il rito greco – ortodosso, fin qui seguito, viene sostituito per volere del vescovo Stauriano dal rito latino.
1577, la popolazione è decimata da una tremenda pestilenza seguita dalla carestia.
1736, le campagne sono invase dalle cavallette.
1783, un violentissimo terremoto distrugge parte della città recando gravi danni ai monumenti.
1820, il Re di Napoli costituisce, a prevenzione di disordini nel territorio, un presidio militare a Bova.
1943, un bombardamento degli anglo-americani durante l’ultimo conflitto mondiale danneggia l’insediamento abitativo più antico.
V sec., Bova è sede vescovile e rimane a lungo feudo dei vescovi di Reggio.
829, le incursioni dei Saraceni obbligano i sopravvissuti a lasciare la costa e le campagne per rifugiarsi sui monti. Risale ai sec. IX e X la colonizzazione bizantina i cui influssi sono tuttora vivi nell’antico dialetto greco parlato da parte della popolazione.
1040-60, arrivano i Normanni e costruiscono un castello per il controllo del territorio. Bova diviene una contea governata dall’Arcivescovo di Reggio che mantiene il titolo di conte e i privilegi feudali fino al 1806.
1572, il rito greco – ortodosso, fin qui seguito, viene sostituito per volere del vescovo Stauriano dal rito latino.
1577, la popolazione è decimata da una tremenda pestilenza seguita dalla carestia.
1736, le campagne sono invase dalle cavallette.
1783, un violentissimo terremoto distrugge parte della città recando gravi danni ai monumenti.
1820, il Re di Napoli costituisce, a prevenzione di disordini nel territorio, un presidio militare a Bova.
1943, un bombardamento degli anglo-americani durante l’ultimo conflitto mondiale danneggia l’insediamento abitativo più antico.