venerdì 27 luglio 2018

Villa romana del Naniglio



Villa romana del Naniglio, edificata verso la fine del I sec. a.C. e che raggiunse il massimo splendore intorno al III sec. d.C., per poi subire un lento e progressivo abbandono nei secoli successivi. La pianta è organizzata secondo un corpo principale di forma allungata, con annessi alle estremità due corpi più piccoli. Gli scavi archeologici, condotti tra il 1981 e il 1986 da Alfonso de Franciscis, hanno messo in luce il settore inferiore del complesso. L’elemento di grande interesse, per l’eccezionale stato di conservazione, è la grande cisterna ipogea a tre navate, alla quale si accedeva in antico dal livello superiore per mezzo di una scala a chiocciola. La copertura della cisterna è costituita da un insieme di volte a crociera, sorrette da otto pilastri quadrati disposti in due file. Alle due estremità di questo
settore residenziale si trovano alcuni ambienti, con pavimenti a mosaico policromo a motivi geometrici e intonaco dipinto sulle pareti. Scavi condotti di recente (2010), ma ancora inediti, hanno messo in luce un’ampia sala ottagona e diverse canalizzazioni, una delle quali si collegava probabilmente alla cisterna. Nella zona a Sud di quest’ultima si trova inoltre un complesso di ruderi non ancora scavato, che corrisponde al quartiere termale.



























































giovedì 26 luglio 2018

Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe


La Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe è  un'importante area naturalistica della Calabria, segnatamente della Presila catanzarese, a un salto dal Gariglione e con baricentro la città di Sersale. L'area protetta è costituita da tre corpi: canyon Valli Cupe-Monte Raga, Crocchio e Campanaro. I primi due corpi sono nel comune di Sersale, il terzo Campanaro, è compreso tra il territorio di Sersale e Zagarise. La particolarità dell'area è legata alla presenza di cascate, canyon, alberi secolari, rarità botaniche e monoliti. Insiste nell'area, collegata alle attività della Riserva, una rete museale.
Il sentiero che conduce al canyon delle Valli Cupe, dal comune di Sersale, esisteva sin dall'800 d.C. e collega 4 monasteri basiliani.
La particolare configurazione morfologica delle Valli Cupe consiste nella esistenza di un enorme canyon lungo il percorso del fiume che entra in una vaste valle sotto il Monte Raga. Questa configurazione è dovuta ad un contatto geologico di natura tettonica (una faglia ad alto angolo), che mette in contatto dei terreni sedimentari del Oligocene-Miocene inferiore molto consistente (brecce e conglomerati cementati), con delle formazioni rocciosi metamofici e granitoidi Paleozoici fragili. Il fiume ha scavato un canyon ripido nei terreni Oligo-Miocenici entrando nella larga valle dei terreni granitici e metamorfici erosi.