Il bosco, per l’uomo, è sempre fonte di storie e leggende… più o meno verosimili! La tradizione popolare racconta questo luogo (alle pendici di Monte Basilicò) come abitato da fate e creature soprannaturali, con esiti non sempre a lieto fine. L’uomo tende a “romanzare” ciò che non conosce, ma dalla superficie mitologica occorre sempre andare al fondo di verità. La presenza di fauna selvatica, spesso invisibile agli occhi, è forse un indizio. Così come lo saranno i molti segni di presenza che gli animali lasciano nel bosco e allora più che le fate, forse dovremmo cercare caprioli, scoiattoli, tassi e lupi. Il percorso inizia risalendo l’abitato di Gambarie ed una volta raggiunte le case più alte si inserisce nel bosco, nella zona dell’acquedotto, seguendo il sentiero n112 del PN dell’Aspromonte, che seguirà solo in una prima (e breve) parte. Da qui si attraversa subito la “Vallescura”, impluvio occupato dal caratteristico torrente Troja che forma una piccola cascata proprio sotto il sentiero. Si proseguirà su un’agevole sterrata, in parte occupato da un antica “pavimentazione” dalla controversa origine. Proseguendo la via, alternando piccole salite e discese, si raggiungerà la loc. Fragolara, al bivio della strada asfaltata che conduce a Montalto. Da qui si guadagnerà il rientro a Gambarie dalla SP3, attraversando dei caratteristici viali alberati.