I rinvenimenti nell’area interna del riparo sotto-roccia sono stati, in entrambe le campagne di scavo, sempre piuttosto scarsi se non per quanto riguarda i resti faunistici di roditori, bue, maiali, ovicaprini, conigli selvatici, galli. Disposti su 12 livelli stratigrafici, gli scavi hanno dimostrato una frequenza umana nell’ambiente a partire da una tarda età del Bronzo Finale (anni 1150-900 a.C. circa),
Livello storico dal 1 al 5
Epoca arcaica e classica.
In questi livelli le ceramiche hanno una tipologia di impasto tipica.
Rilevante importanza rivestono i ritrovamenti di tradizionali forme ceramiche di uso quotidiano,
acrome e invetriate di produzione seminarese, che fanno supporre una frequentazione umana della
grotta anche nel periodo medievale. (Livello 1)
In corrispondenza di questi livelli sono stati portati alla luce anche i resti di una staccionata,
allineata, con resti di ossa, quale organizzazione interna adibita a ricovero di animali.
Rinvenuti anche gusci di gasteropodi marini, soprattutto della Patella. Evidentemente erano parte
integrante dell’alimentazione i molluschi marini raccolti lungo le coste.
Anche nel periodo imperiale romano la grotta Petrosa fu ampiamente utilizzata, prova un focolare e
resti di vasellame acromo a fuoco, da mensa in vernice rossa. (Livello 2)
In corrispondenza del livello 4 abbiamo il
periodo greco con i ritrovamenti, in una buca, di
resti animali ed un fondo di skyphos a vernice
nera, nonché
vari elementi di
materiale
ceramico. E’ da
considerare che
nel territorio di
Palmi ci sono pochissime segnalazioni di materiali
cronologicamente compresi tra l’età di Thapos e il V secolo a.C.
Fa parte del livello greco anche il rinvenimento di una particolare
struttura di forma semicircolare, in ciottoli; l’utilizzo di questo
elemento non è ben chiaro, probabile
altare cultuale, confermato dal
ritrovamento di resti zooarcheologici
quali ossa di maiali appena nati, che,
per questa caratteristica, lasciano
escludere l’idea un uso alimentare ed
anche la considerazione che il culto
della dea Demetra necessitava la
presenza del maialino.
Nello stesso strato è stato trovato anche
il guscio di una tartaruga, anche questo
probabile elemento legato ai culti legati
alla terra.
Livello 6
Epoca del Bronzo Finale (anni 1150-900 a.C. circa).
Si tratta di un periodo storico in cui cessarono le importazioni micenee e si diffuse una cu
Livello 6 Epoca del Bronzo Finale (anni 1150-900 a.C. circa). Si tratta di un periodo storico in cui cessarono le importazioni micenee e si diffuse una cultura denominata “protovillanoviana” abbastanza attestata nell’Italia Settentrionale. Nello stesso periodo si diffuse anche il rito della incinerazione e dell’inumazione dei cadaveri. All’interno delle sepolture maschili di questo periodo storico è frequente ritrovare spade, pugnali, probabilmente per via di una prima fase di organizzazione di civiltà guerriere.Le sepolture femminili sono corredate con strumenti per la filatura, monili anche d’oro. Inizia la diversificazione degli strati sociali. Nel primo ambiente, la grotta Trachina ha rivelato un ampio livello di massicciata con focolare e ritrovamenti di materiale ceramico.
Le indagini effettuate sui ritrovamenti rendono, la grotta in esame, un punto di riferimento fondamentale e unico nella Regione Calabria, soprattutto per quanto concerne le relazioni tra il litorale calabrese e il resto del bacino mediterraneo e della reale importanza che, certamente, rivestiva la comunità qui stanziata nel commercio del Mondo Antico; nonché il rapporto tra civiltà indigena calabrese e civiltà Micenea.