mercoledì 1 agosto 2018

CACCURI



Caccuri è uno dei borghi che offre ancora oggi peculiarità artistiche e ambientali del tutto insolite. Il tessuto urbano, infatti, conserva le caratteristiche del vecchio centro costituito da un intreccio di strade e vicoli che portano tutti al castello, un imponente maniero risalente al VI secolo d.C. Il paese fu feudo di Polissena Ruffo (moglie di Francesco Sforza, di cui è ancora visibile la stanza nel castello) e delle famiglie Sangiorgio, De Riso, Spinelli, Cimino, Carafa, Cavalcanti (veri mecenati artistici del borgo), Barracco. È ricoperto principalmente da uliveti che costituiscono la principale fonte del reddito agricolo del paese. Attualmente il paese è diviso in quattro rioni: Centro storico, Croci, Parte, San Nicola. Ultimamente, con l'edilizia popolare e privata, si sta sviluppando particolarmente il rione San Nicola.
Arroccato su uno sperone, il borgo antico si presenta oggi all'occhio del turista un centro non ancora del tutto deturpato dal cemento armato. Gli ingressi al borgo un tempo erano tre: Porta Grande (attuale Piazza Umberto I), Porta Piccola (nei pressi del santuario di San Rocco) e Porta Nuova, così chiamata perché più recente rispetto alle prime due.