martedì 27 novembre 2018

SAVERIO ZAPPIA.......POESIE VOL. I



AI CONFINI DEL RAZIONALE.

 

1)

Incessante,

la sofferenza

dell’umana esistenza.

 In nessun luogo

 esiste qualcosa

 di stabile!

      

Nel tempio,

il Monaco

 insegna a sedere.

       

 Rutilante:

 

 il succedersi

 delle stagioni.

 

 Il giovane monaco

 recide le foglie:

 In sovrappiù e secche.

 

Della siepe

d’ingresso

e del giardino.

 

Sono irrecidibili.

Da sempre,

già per terra…

 

Che paradossale, inutile lavoro!

 Eppure,

deve essere svolto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

      2)

       Di tutte le foglie

       di tutti gli alberi

       e cespugli

       esistenti in Natura,

       la foglia

       della Vita Umana,

       in ultimo,

       manifesta

       la sua labilità…

 

 

 

 

 

       3)

      I corsi d’acqua

       mutano

       incessantemente.

       Anche,

       quando sembrano

       essere stagnanti.

       E i mari

       non sono da meno…

 

 

 

 

 

 

4)

Accettare il mio proprio morire e la mia propria morte non è avallare distruttivismo fine  a se stesso…;

 

accettare il mio prorio morire e la mia propria morte è predispormi a nascere,misteriosamente,

a Nuova Vita…;  

 

accettare il mio proprio morire e la mia propria morte,continuamente,è essere costantemente vigile

e consapevole.

 

Accettare sempre il mio proprio nascere,permanere e sparire della mente e del corpo è il continuo Risveglio della Consapevolezza Infinita.

 

Accettare completamentamente il definitivo disgregamento di quella che,per tanto tempo,ho ritenuto essere una dimora definitiva e,così…l’impossibilità di definirla:la momentanea unione di mente e corpo…;

 

 Accettare il loro dissolversi, completamente, chiaramente, umilmente, sovente, definitivamente.

 

 E…  in ultimo: che non sono mai  appartenuto a questa mente  e a questo corpo, se non per un breve istante…e che…misteriosamente sono Fonte di Vita…

 

       5)

       Oh Mente mia!

       Oh Corpo mio!

       Quando sarete pronti

       Ad accettare la vostra continua finitezza?

       Il chiudersi definitivo delle vostre palpebre?

       Oh Santo Padre Budda,

      quando avverrà

      il chiaro,inequivocabile,definitivo spostamento

      dalla guida

      della Memte

      e del corpo

      a Te?

 

 

 

 

 

 

 

       6)

       Luce solare.

       Tersa e fredda.

       Colori vividi.

       Verde dei prati,

       sospeso dal gelo mattutino.

       Non un insetto.

       Non un moscerino.

       Il volo solitario

       di un nero corvo.

       Nessuna nuvola.

       Nessuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        7)

        Oggi,a Fudenji.

        In un momento

        di pausa.

       

        Le monache

        guardavano

        dal porticato

        del Salone

        della Fenice.

    

 

        Primi giorni

        di Dicembre.

        Freddi.Chiari

        Bellamente colorati.

       

        Pieni di sole.

        In un magnifico giardino.

 

        Guardavano ammirate

         Il Tutto.

         Loro stesse.

         L’immenso spazio sconfinato.

 

 

 

 

 

 

 

 

        8)

        Qui…

        In questa Rohatsu.

        In questo mese di Dicembre.

        Ti prego,

        aiutami

        a realizzarTi.

        Non secondo

        Le mie ossessioni.

        Non secondo

        Le mie frustrazioni.

        Non secondo

        L’ego.

        Signore,

        secondo i Tuoi voleri,

        secondo le Tue misteriose disposizioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        9)

        La natura.

       Un bosco.Un prato.

        Incessante,

        nascita,vita,distruzione.

        In tutti gli angoli del mondo.

        Dell’universo.

        Così l’Umano!

 

 

 

 

 

 

        10)

        Nell’arco

        di una vita.

        Miliardi di cellule

        nascono,vivono,muoiono.

        Così miliardi

        e miliardi

        di pensieri,emozioni…

        sensazioni,intuizioni…

        stati d’animo…

        Incessante cambiamento.

       “Colui che vede”.Presente.

        In questo misterioso,irreprensibile

        cambiamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11)

     

In questi freddi  e bellissimi giorni di Dicembre,il ritiro in monastero…;

        

Il prato dove fieri siedono  alberi spogli,ai cui piedi irregolari circonferenze di foglie secche e imputridite giacciono…;

 

Uomini e donne,seduti in zazen. Foglie,destinate a divenire ingiallite e morte.

 

Lapidi commemorative. Armoniosamente incastonate,nel grande giardino.Insegnamenti vitali sulla dipartita….;

 

A tutti, l’invito di Fausto a raccoglierle, delicato…

      

Tenera e dolce la sua commozione   alla vista di tutti, che tentavano di rendere il terreno pulito e sgombro…

 

che tentavano di accettare,a loro insaputa,il morire e la morte…e non ero fuori dal coro…

 

E alla fine…Infinito Amore  e una sottilissima,leggiadra maliconia, anche nei quesiti finali…e nella consumazione  dell’ultimo pasto…

 

 E il sole riscalda e brilla comunque nella vastità dell’Universo  dell’Animo Umano…

 

 

 

 

 

 

12)

Nella carenza di beni materiali. Sopratutto di quelli basilari in tutti, l’apertura e l’accoglie              nel cuore… 

 

 In un tempo povero di tutto in un paesino in un’acerrima vallata in scoscesi pendi aspromomtani, affacciati sullo Stretto, da sempre anime umane,che hanno dimorato in baracche…

 

 In Inverno anguste e fredde. In Estate inoltre, di più fatiscenti e maleodoranti. Caldissime…

 

 E mia madre piccina, che stava raggiungendo sua madre presso una striscia di terra, adibita ad orto.

 

Una vicina la chiama,a desinare con lei…un pugno di pasta bollita con qualche gocciadi olio crudo…

 

Dopo, quasi otto decenni,  l’emersione di questo ricordo…

 

Oggi, mia madre,assieme alla cognata, rammentavano…quegli anni di privazioni e di solidarietà. In quella cronica povertà…

 

 Al ricordo di sua madre, gli occhi di mia madre s’imperlarono di copiose lacrime che scivolarono,lentamente,sulle rugose guance… Che dolce,mia madre!

 

        13)

        Vivo,

        la mia quotidianità…

        e quando…

        chiudo gli occhi,

        anche solo per un’attimo,

        essa,

        letteralmente,

        sparisce…

 

        Sembra

        essere sostenuta

        dalla Materia,

        unitamente,

        alle immagini interiori..

 

        Entrambi,

        non sono altro…

        nuvole,

        che si dissolvono,

        attimo dopo attimo,

        costantemente,

        al vento…

 

        Nel sogno,

        sogno

        e pur’esso

        è fuggevole,

        come…

        ogni attimo

        della mia quotidianità…

 

        In questa allucinazione…

        c’è,

        comunque,

        Divina Vita,

        che fortunatamente,

        misteriosamente,

        si perpetua…

  

        Al grande Quesito…

        Chi sono io?

        Non una risposta risolutiva,

        neppure parziale…

        Eppure…

 

 

 

 

 

 

14)

 Non volevo andare di qua… E non volevo andare di là…

 

 Non volevo andare a destra… E non volevo a manca…

 

 A mia stessa insaputa, in qualsiasi luogo, la mente, pure in quelli al suo interno, mi ha portato, come una falena, attratta dalla luce, irreprensibilmente, ci sono andato…

 

  Lentamente,  continuo  ad imparare,  sempre di più,  a stare immobile…

 

  Vedo,  ora meglio,   i suoi movimente automatici…

 

 Ho sprecato tanto tempo lineare a inseguire  la mente… alla stregua  del dissolversi  di una goccia

 di rugiada al sole quasi estivo…

 

 Movimenti che mi sono, da solo,  propinato…

 

  Ora, è rimasta  una foglia secca, pronta, per essere bruciata dal fuoco dell’incessante cambiamento…

 

  All’inizio,non sembra… Alla fine, ciascuna vita umana è volatile, labile. Misterioso Soffio

  della Divina Esistenza.

 

 

 

 

 

 

15)

A nostra madre

Le traversie della  vita

mi hanno arrecato

poco danno…

 …poiché sono nato 

e sono cresciuto

da e nel Tuo Amore…!

Esso mi ha salvato…!

…Ho scoperto

di essermi sentito amato,

nonostante

i tuoi difetti…!

 

…E il Tuo Amore…

 ha destato il mio…

 …Esso è con me…

 nel mio Cuore…

 

 

 

 

 

16)

Signore,

conducimi per mano

di modo che

non usi,

illusoriamente,

quello che ritengo sia

il mezzo più importante,

a mia stessa insaputa,

la mia volontà egoica,

ma usi

il Tuo accompagnarmi

in questo mondo duro e spietato,

stupefacente e magnifico…

 

Usa la mia piccola vita

secondo il Tuo Volere

e non secondo il mio.

E se mi facessi condurre

solo da quest’ultimo,

tutto diverebbe,

semplicemente,

fallimentare.

 

Qualsiasi cosa

faccia o dica…

agisci Tu,

attraverso il mio braccio…

parla Tu attraverso la mia bocca…

 

In qualsiasi situazione

mi trovi nella vita,

Ti prego,

fà in modo

che non sia la mia presunzione,

Il mio arrivismo

e la mia arroganza

a prevalere…

 

La condivisione e l’Amore

nei confronti di me stesso,

unitamente a quello

dei miei Fratelli e Sorelle!     

 

 

 

 

 

 

 

 

17)

La prigione.

Le immagini mentali,

automaticamente,

meccanicamente,

impietriscono

il Mistero della Vita

e dell’Amore.

Gelano

La loro Misteriosità.

Le immagini mentali

ghiacciono

lo spazioso fluire

della mente medesima.

E si ha

l’illusoria certezza

che ci siano solo quelle!

E la Vastità

della Volta Celeste…

della Consapevolezza

rischia

di essere racchiusa

da una sola immagine.

In essa,

s’imprigiona

la Presenza Divina,

che abita

ogni cuore umano.

In un fotogramma

L’illusione

di racchiudere

l’immensità

dell’Universo…

dell’Animo Umano…

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

18)

…Dentro,mi emerge,spontaneamente,uno stato d’animo,che vorrebbe evitarmi l’accettazione di un grande dolore…;

 

E’uno stato d’animo che pare volere anticipareun’evento…;

 

non accettare che l’Amore,in questo mondo possa morire.Irreversibilmente.

 

Questo stato d’animo non mi pare legatoa una relazione particolare…;

 

C’è una sottilissima,invisibilissima paura nel mio animo.Quella di soffrire,indicibilmente,per Amore.Inappelabilmente.Paura,relata alla sottrazione dell’Amore per la spietatezza attraverso cui la sofferenza e la morte possono raggiungerlo.E solitamentenon sono ammessi sconti…;

 

E’uno stato d’animo strano…Non sembra legato a qualcosa di esterno,eppure in me c’è questa anomala presenza.Questo timore.

 

Oggettivamente pare inconsistente,sogettivamenteè pregnante…

 

E non mi pare di avere mai vissutouna cosa così…;

 

E’ il mio demone la difficoltà di accettare la perdità dell’Amore attraverso la sofferenza e la morte,

brutalmente,spietatamente,così come,forse,ho vissuto…?

 

Non accetto l’inesorabilità della fine definitiva,in questo mondo,della Vita Umana e quindi dell’Amore…?

 

E’estremamente difficile accettare che la Bellezza dell’Amore Umano possa finire,drammaticamente,drasticamente,senza alcuna ragionevolezza,senza alcuna buona spiegazione,attraverso la durezza della malattia,del morire e della morte…?

 

Sembra che l’Amorefra gli esseri umani non debba finire mai.Ha il gustodell’Immortalità.Eppure,

in questo mondo,è destinatoa cessare…;

 

E’possibile che c’è in me qualcosa che non è in pace poiche non accetta questa prospettiva…?

 

E la sua inaccettabilità pare sempre più espandersi quando la fiamma del Divino Amore si accende

in un cuore umano…;

 

Può diventare intollerabile che tutto,in questo mondo,debba esaurirsi…?

 

Finisce l’Amore Umano…!Finisce l’Amore Divino…!…Finisce…?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

19)

Il Mistero dell’Amore,in ogni cuore umano…;

 

Tante,sue manifestazioni,per quanti miliardi di esseri umani…;

 

Miliardi di versioni differenti…;

 

Gli esseri umani lo vivono,a loro insaputa…;

 

E credono,invece,che sia qualcosa di solo personale!

 

Tutte…tutte le storie umane sono nobili,in qualsiasi modo possono essere raccontate…;

 

Meglio se con il cuore e  ascoltate con Esso…;

 

Quando,il cuore di un essere umano Qui si esprime,in verità,è una storia,narrata dal Divino...;

 

In realtà si ascolta una storia divina…;

 

E’Dio che esprime Il suo mistero ed è Dio che lo ascolta…;

 

Storie del Mistero dell’Amore di Dio,in ogni cuore umano…

 

  

 

 

 

 

 

 

20)

…Cadono le foglie…

cadono le foglie,

in Autunno…

per rinascere,

allegramente,

amorevolmente,

ancora una volta,

a Primavera…!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

21)

…Quando,

ancora,

nessun tipo

di mente

è sorta…

il Silenzio Divino,

prezioso,misterioso,

consapevole

è presente,

in ogni cuore umano,

per accorgersi di Lui…

Così…

Giunto il momento

di spogliarsi

del corpo

e della mente…!

 

 

 

 

 

 

 

22)

Non sono

il dissolversi

della mente

e  del corpo…

come fumo

che fuoriesce

da un comignolo

in una tempesta

di pioggia

e vento…

silenziosa

e vasta presenza

consapevole.

Comunque,

misteriosa.

Senza

Sostegno…

 

 


 

 

 

 

23)

…Si…è vero,in un modooppure in un altro,mi rendo conto,di continuo,che tutto quello…che nella mia vita sarebbe stato per sempre,in realtà,è finito…oppuresi sta,irreversibilmente,esaurendo…e non posso tornare indietro per arrestare tutto,come ancora…la mente egoica,roboticamente,continua

ad illudersi…

 

Mi appare,più chiaro,che tutto finisce…comprese le relazioni di qualsiasi natura.

 

Per me,sono state importantissime.Quelle a cui tenevo,ancora un po’,rimangono,come brandelli,nella memoria,anch’essa,destinata  a sparire…

 

E altre relazioni,che non ho iniziato per non affrontare l’inevitabile dolore per il loro,inappellabile spegnimento

 

E ogni volta che ho perso Qualcosa...non volevo,e forse continuo a non volere di nuovo,ripetere l’esperienza perché…volevo evitarmi di soffrire,avevo paura di soffrire…Ho paura di soffrire…

 

Mi sono reso conto che tutto quello ,che mi ha dato benessere così come nel presente,comunque non poteva e non può durare per sempre,come illusioni nascoste si attendono…

 

Questo,mi ha fatto stare,esistenzialmente,male…poiché,non preparato,ho avuto a che fare con l’inequivocabilità  della perdità…e con la sua struggente inaccettabilità e malinconia e quindi…

con il dolore del lutto,costantemente,poiché,dopo un po’,tutto diveniva…inarrestabile perdita…

Nel presente nulla cambia…

 

Constato che la mia mente egoica non ha mai accettato il suo dolore…E ha fatto finta che non fosse mai esistito…E ,in qualche anfratto,questa commedia,continuaa sussistere…

 

Non è importante che la perdita e il dolore che l’accompagna,si verifichi lealmente oppure con tradimento,se alla luce della consapevolezza oppure nel Buio e nell’Oscurità dell’Anima:Per la mia mente egoica .È inaccettabile e da sfuggire…

 

Per quello che sono stato e per quello che continuo d’ essere,la perdità è un qualcosa di difficilissima accettazione e il come si verifica non è poi così importante…

 

Non posso non constatare che…in quella che ritenevo essere la mia mente,in qualchemodo,continua

ad esserci continuità dell’attaccamento…

 

Ho scoperto l’acqua calda!La perdita è origine di sofferenza,di dolore.

 

Nel passato,volevo eliminare questa angustia.Non  ci sono riuscito…!

 

Tutto,automaticamente,meccanicamente,invisibilmente,si silenziava,ma solo per poco…Difficilissima difficoltà…

 

ad accettare il cambiamentoe la perdità…

 

Quello che mi ha portato e mi porta piacere avrei dovuto considerarlo,come momentaneo usufrutto…

 

E tutto quello che mi ha portato dispiacere e che pure ora ,mi si propone come tale,non si può evitare…,come ho fatto nel passato,così come ,ora,mi viene da fare…

 

Non voglio accettare la perdita del piacere,non voglio accettare,anche solo momentaneamente,

l’instaurarsi del dispiacere…

 

Sono stato e forse continuo ad esserlo in costante fuga dalle emozioni e dagli stati d’animo,che da dentro l’animasi liberano.

 

Continuerò ad adottare questo atteggiamento...?

 

Sono stato e forse continuo ad essere in costante fuga da me stesso…

 

In realtà,non è assolutamente così…non si può mai essere lontani da se stessi.

 

In vero,non è mai stato così…Senza accorgerme sono stato sempre dentro Casa Mia…

 

In questa epoca,in quasi tutti gli ambiti,in quasi tutte le circostanze,è difficilissimo accettare il vento

dell’incessante cambiamento…

 

 

anche se ora mi rendo conto,pure se lentamente,che nel passato,esso è sempre stato concreto e reale.

 

Anche e soprattutto quando,in nessun modo,potevo esserne consapevole…e quindi neppure del morire e dell’inevitabile morte…

 

Forse,me compreso,ciò a cui ogni essere umano tiene di più è il permaneree la consistenza della propria biografia e del proprio corpo fisico…

 

Mi chiedo…quando la morte mi giungerà,per me,sarà un rilassamento completo oppure una tragedia…?

 

Al momento,so che non ci potrà essererisposta alcuna a questo quesito…

 

Sicuramente,fintanto che non si verificherà,rimarrà soltanto un banale interrogativo.E nulla di più.

 

Comunque,il morire e la morte,in questaoppure in altre vite,non potrà essere equivocata.

 

Non più…In nessun modo.Neppure se lo volessi…

 

Da qualche parte,dentro di me,pare esserci l ‘esigenza della mente egoica di accettare la sua enorme paura dell’incessante impermanenza e della morte…

 

Presto,il corpo e la mente si dissolverannoirreversibilmente…

 

A mia stessa insaputa,continueròa essere in loro…?

 

Nessuna presa di posizione…

 

Accettare il morire e la morte,incondizionatamente,è l’Illuminazione…

 

Accettare che la mente e il corpo sono una momentanea dimora è Illuminazione…

 

proprio quelli che la preziosa,infinita,misteriosa,consapevole Presenza,nella mia attuale vita,continua ad abitare…

 

 
 

 

 

 

24)

L’Illuminazione è vivere,con la massima consapevoleza,possibile…meglio e più salutare il mio costante morire e…alla fine,la mia morte,non in un altro tempo,proprio adesso…non in un altro luogo.In questa mente e in questo corpo.

 

Non signifia che sto facendo un’apologia  della necrofilia.

 

Significa,invece,che sto cercando di essere,massimamente,consapevole:…Non sono mai stato .E non sono,definitivamente,come in passato ho ignorantemente creduto…la mente e il corpo…

 

…sto cercando,rilassandomi,sempre di più di agevolare l’emersione dalla buia oscurità dell’anima

di tutte le emozioni e stati d’animo che…invisibilmente,silenzianola verità ultima,come se non ci fosse mai stata…

 

L’Illuminazione è accettare .Il perenne cambiamento.Ancora prima,la morte!

 

Preziosa,silenziosa,misteriosa,Presenza consapevole,come l’infinito dell’Universo.E’tale!

 

E quasi senza accorgermene,l’attribuiscoad Esso!

 

 

 

 
 

 

 

 

 

25)

…Questa Primavera,

il verde smeraldo

dei prati.

 

Assieme,

a gialli fiorellini,

dorati.

 

Dagli alberi da frutto

del mio giardino,

gemme,

che spuntano,

ancota timide…

 

Ancora…

Filamenti freddosi,

pungenti,

tempestosi

dell’Inverno

quasi finito… 

 

 

 

  

 

 

 


26)

…Forse esagero…?Mi è nata la sensazione che,fattivamente,la mia avventura umana sia iniziata,proprio la prima volta…che ho messo piede a Fudenji…;

 

Se allora,non avessi proceduto,avrei preso una strada completamente differente…Quella della quieta disperazione,continuamente autoobnubilata,a mia stessa insaputa…;

 

Entrando a Fudenji,me ne sono accorto …dopo anni, mi sono reso conto di essere stato,misteriosamente, miracolato…,ancora una volta a mia stessa insaputa…;

 

La Presenza,con il suo enigmatico linguaggio da decrittare,mi ha detto:”Qui ti puoi vedere…!Qui ti puoi ascoltare…!Qui puoi uscire dalla confusione e dal caos…!”.Anche se non ho compreso come…in un qualche modo ho iniziato…;

 

Questa benedetta cosa è sorta per il fatto di avere varcato quella soglia,pure adesso,me ne sto accorgendo, sempre di più,pure se sono trascorsi tanti anni…;

 

La gratitudine che provo ora,allora non potevo suppore,neppure lontanamente che esistesse anche nel mio animo…;

 

Se non avessi oltrepassato l ‘ingresso,l’enorme potere condizionante della mente invisibile,è incessantemente all’opera,mi avrebbe sbatacchiato di qua e di là,ancora una volta a mia stessa insaputa,senza accorgermene.Anche adesso insiste a farmi di nuovo completamente suo…;

 

Avrei continuato ad infliggere sofferenza agli altri e a me stesso,cieco e sordo alla visione e all’ascolto alle storie della mente che mi abitavano,che continuano ad emergere…che continuano ad abitarmi…che mi riguardano ancora,molto di più di quello che non avrei mai supposto…;

 

Avendo varcato quella porta ho iniziato a vedere…ho iniziato ad ascoltare…;

 

Non esagero per nulla,entrando in Fudenji,ho realizzato di essere stato,misteriosamente, benedetto…;

 

Dopo aver varcato quella soglia,con il trascorere degli anni,non ho avuto e voluto più avere scampo…mi sono ritrovato con le spalle al muro.Anche se allora non me ne rendevo conto,successivamente la mia tendenza  a fuggire da me stesso,lentamente avrebbe continuato a dissiparsi.Questo dissolvimento continua tutt’ora…Non ho più potuta scaricare sugli altri,sul mondo l’origine della paura della sofferenza,del dolore,del morire e della morte e lo struggente bisogno di essere amato…E non ho neanche visto là fuori l’origine dellle mie virtù.A distanza di tanti anni,con tante difficoltà e continue e incessanti distorsioni…mi rendo umilmente conto che il Dito del Divino ha iniziato a farmi incontrare il Signore Budda,che con la sua Umanità,si è incarnato nel Dolore dell’umanissima condizione,anche sulle colline di Bargone…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

27)

…Allorquando…

Il Cielo

dell’Amore,

senza confini,

comincia

a disvelarsi,

in ogni Cuore Umano,

la paura,

della Mente,

chiude…

questa vastissima,

immensa Apertura,

tale da sempre…

Mi è capitato,

proprio ieri notte…

E così,

mi sono visto…!

Grazie a Lei

E alle sue sofferenze…

 

 

 

 

 

 

28)

Sono andato a destra e amanca,per ricercarmi…

 

E sono andato di quae anche di là…

 

Sono andato a fare questo…e anchea fare quello…

 

Ed,effettivamente,credevo di trovare chissà che cosa…

 

E alla fine,mi sono ritrovato fra la mani le ceneri di un falò di foglie secche…

 

E per tutti questi anni,questa ricercaè stata vana…

 

Là fuori,volevo trovare qualcosa o qualcuno che mi risolvesse,definitivamente,la mia paura della sofferenza e la mia paura della morte…

 

In questo preteso“la fuori”,non ho mai trovato nulla e nessuno…

 

Quello che cercavo,era già parte di me…a mia stessa insaputa.

 

Non so proprio come ho fatto a ricercare quello che sono da sempre,lontano da me…

 

eppure l’ho fatto!E meno male che sto smettendo…!

 

 

 

29)

Ricercavo all’esterno…

Quello che da sempre sono…

E Quello che sono da sempre,

momentaneamente,

abita la mente e il corpo

e non appartiene ad essi…

Sono solo

La Sua momentanea dimora.

Chi sono io…?

E chi può dirlo…!?

 

 

 

 

 

 

30)

Anche la mente,

vissuta nelle illusioni,

che essa stessa ha creato,

si rende conto,

nonostante la sua meccanicità

ed automaticità

della profonda malinconia

del dolore

di rendersi attenta

di dover lasciare,

comunque,

questo splendido mondo…

e,comunque,

questa Splendida Umanità…

 

Di quello

che verrà dopo

non sappiamo…

 

Quello che ora conta

è rendersi conto

che può giungermi la morte,

da un momento all’altro…

 

E questa malinconica tristezza,

che mi aleggia

anche nell’aria

che respiro,

nasce dal non avere potuto,

ora realizzare

la pienezza dell’Amore

su questa terra…

 

Potrebbe sopragiungere un’addio,

profondamente intriso

di rammarico

per non avere saputo

rendere concreto

l’Amore umano

e di Dio

in questo mondo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

31)

Le 5.30 del mattino.

Silenzio nell’aria…

In questa autunnale Primavera,

stamane il canto degli uccellini…

In questo meraviglioso silenzio,

al momento,

la mente non si muove.

In Esso sono in pace,

da sempre,

anche se non me ne sono mai accorto.

Come mai non me ne sono mai accorto…?

Che inutile quesito…!

Questo meraviglioso silenzio,

in alcun modo,

può essere interrogato!

In questo momento,

anche gli uccellini tacciono…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

32)

Ti ho cercato,

lungo le strade

della sofferenza

e del piacere…

 

Ti ho cercato

per evitare

la paura

della sofferenza

e della morte…

 

E senza rendermene conto

Tu da sempre

sei stato con me,

Tu da sempre

sei me,

in tutte le circostanze

finora vissute…

e anche in quelle

che si manifesteranno

e in quelle che,

continuamente,

si manifestano..

 

Lode a te!

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

33)

 

COMMENTO ALLA POESIA DI GUARESCHI.

“Prische rive di un antico mare…”

-Emozioni,sensazioni,stati d’animo,stati di coscienza,corpo fisico,che continuamente cambiano,automaticamente,meccanicamente,che si alternano,che mutano,vecchi,vetusti,giovani,giovincelle,sempre uguali,sempre differenti,comunque sempre presenti,che si propongono in ogni essere umano.Da quando me ne sono accorto in me,da sempre!

 

“Un sole vi risplende!”

-All’interno di tutto ciò v’è una silenziosa e misteriosa Presenza,che è se stessa da sempre,da sempre immutabile,anche quando non è semplicemente desta a se stessa poiché è am-mareggiata da tutto questo!(vedi commento al primo verso).

 

“immagini,dipinti vedono:occhi!”

-Ie variegate,indefinibili e indefinite manifestazioni umane(vedi commento al primo verso)vengono commutate in immagini,in dipinti,in simboli e sono essi ad incontrarsi,casualmente oppure no, con gli organi di senso relati alla vista:gli occhi!

 

“Sodale amicizia padri,madri maestri,fraterni legami,vincoli,ruvide mani,scalzi piedi coraggio!”

-In tutto questo,io,Fausto,ho incontrato parecchi esseri umani con i quali,fondamentalmente,ma anche no,ho intrattenuto profondi legami affetivi ed essi mi hanno stimolato il coraggio di affrontare le mie paure per andare dentro me stesso in questo sofferente e quasi contemporaneamente”bagno” di universale umanità:interiore soprattutto,aiutato dalle relazioni…

 

“L’animo gentile,beltà violenta,bella violenza che pacifica mondi!”

Il mio animo è stato gentile e amorevole da sempre e l’ho riscoperto sempre di più anche in questi tre decenni,non solo facilmente, ma anche combattendo e arrendendomi così a ciò che di volta in volta si manifestava nell’animo…attraverso delle relazioni,anche aspre con i miei mondi intimi(vedi commento al primo verso)si sono sempre più rasserenati,pacificati,tranquillizzati…semplicemente perché ho prestato ascolto alle storie che avevo costruito a mia stessa insaputa e che mai avrei supposto di trovare proprio in quel luogo così intimo e vicino.Nel mio cuore,Dentro le mie profondità più abissali.

 

“Trenta Primavere,grazie divine.”

-Dopo trenta anni di questa esperienza interiore,che si è concretizzata nell’Esperienza fattuale di Fudenji,sono stati per me un continuo misterioso ammorbidimento dell’anima,dentro di me un Tocco Divino per ogni anno trascorso,che sempre di più mi stanno facendo avvicinare verso di “Lui”,pur “Esso”abitando la mia più celata intimità,nascosta soprattutto a me stesso.

 

“Soffia il vento all’anima bella,guarda gioia,prosperità,splendore!Hermes armato allontana le nubi”

-Il vento(il misterioso svegliarsi a se stessa della silenziosa Presenza divina)dirada sempre di più le nubi della mia sempre taciuta ignoranza(vedi commento al primo verso)e c’è tanta gioia in me,tanta prosperità e splendore interiori:Tanto amore senza forma.”Lui”,il mistero della Presenza divina nel mio cuore,allontana sempre di più i miei accecamenti interiori:i tarli che ancora odo e di cui sono rimasti echi durante le mie silenziose notti invernali nelle travi della mia camera in monastero,della mia casa terrena…

 

“Perso nella nebbia un vecchio chiama:Eterna Primavera!Eterna Primavera!”

Nelle difficoltà continue della mia umana condizione,dentro la quale,la mia condizione terrena,sta cominciando effettivamente a finire poiché sempre di più fattivamente la morte si sta avvicinando,questo vecchio,questo signore che è divenuto anziano chiama questo sogno di una cosa che vorrebbe condividere assieme ai suoi fratelli e sorelle:All’interno di sé e per tutti chiama questa misteriosa e silenziosa Presenza divina,questa incessante Primavera,presente in me e in tutti,che nonostante non sembri,effettivamente non è inficiata dalle cose che abitano(vedi commento al primo verso)l’animo mio,l’animo umano:Qui ci sono da sempre,in piena apertura,nonostante il convenzionale trascorrere dei tre tempi,nonostante l’alternarsi di nascita,permanenza e morte.Ringrazio tutti i miei Maestri,tutti gli esseri umani e le relazioni vissute con esse,che mi hanno restituito a questa “Eterna giovinezza interiore”,misteriosa e così appagante:Dovunque sia stato nel passato,dovunque sia nel futuro dovunque sono nel presente,essa è,comunque,da sempre,con me…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

34)

U  CHINU  è  COMU u  VACANTI  e  u  VACANTI  è  COMU u  CHINU.

 

La realtà,che fino ad adesso ho vissuto…

 

la vita,che fino ad adesso ho condotto…

 

in vero,da sempre,è stata illusoria…e vorrebbe continuare…

 

Illusoriamente transitoria,più dei sogni,più degli stati d’animo…

 

solo che…non me ne sono mai accorto!Solo che…non me ne sono mai accorto fino in fondo!

Forse neppure in questo preciso istante…

 

La realtà di quella che ho considerato esserela mia biografia…

 

La realtà di quello che ho considerato essere il mio corpo fisico…

 

Esse,sono come sogno,al destarmidel sonno notturno…Così evanescenti!Così aleatorie!Così inconsistenti!Pure se non sembra…

 

Pure se,ancora,non completamente,non  sono ancora desto…che in definitiva la mente è inconsistente…

 

Forse,solo un po’,in superficie.Non ancora in profondità.Risolutamente.

 

Se si fa completamente riferimento a questa visione egoica,acriticamente,essa,alla fine,risulta

completamente fumosa…

 

E non mi riferisco solo alla vita degli altri,ma propriamente alla mia…

 

 

Non occorrerebbe aspettare l’ultimo momento…Per rendersi consapevole che non ci sarebbe bisogno di aspettare la fine per comprendere e realizzare di stare morend e quindi di definitivamente

andare incontro alla morte,

 

che la vita di ciascuno,fondamentalmente,è stata solo un’immagine,continua ad essere immagine,che si è eclissa,irrevocabilmente,costantemente,

 

nel buio dell’infinito Universo Interiore…

 

Si potrebbe e si dovrebbe accorgersene,praticamente,sin da subito…ma ovviamente non è così…non succede così…

 

In automatico,meccanicamente,la nostra vita umana è un’invisibile ed inesplicabile soffio di vento

nell’immensità di questo Universo,come gli si può dare corpo e sostanza ,egoicamente?

 

Eppure,a nostra stessa insaputa,continuiamo a farlo…ma pure volontariamente…

 

Non voglioe  non sto disprezzando nulla,però constatoche tutti diamo sostanzialità e concretezza,

proprio a questo vento!

 

La paura di scomparire…?Mio padre aveva questa paura!Egli mi ripeteva sovente:”…Mbatula ti fa lu lanternaru,si destinatu mu mori allu scuru…!”

 

Sicuramente,essa è entrata anche in me,da allora,a mia stessa insaputa…autonomamente,mi si è sviluppata nell’anima,automaticamente,meccanicamente…

 

La ricerca interiore serve a rendersi conto che,alla fine,in ultima analisi,in buona sostanza,come apparente monade immortale,solitamente così ci riteniamo,non esistiamo…

 

Paura di scomparire,una volta per tutte…?E’ da Qui,consciamente pochi e inconsciamente la quasi Totalità,noi esseri umanidobbiamo necessariamente passare…

 

Da questo stretto sentiero,che sembra così difficile ed angusto…Un’asserzione presuntuosa?

Forse…

 

Sì,la vita di ciascuno è una vita bella comunque…

 

Silenziosa e Divina Presenza,Consapevole ed Immortale,Tutto il Resto è dato,come momentaneo usufrutto…

 

Presto foglie secche,estinte definitivamente da un misterioso focolare acceso…!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

35)

LUI.

Sembra che…ci siano eventi esterni,“là fuori”…che abbiano o no a che farecon quello che appare come il “mio sentire interiore”e che lo plasmino…

 

In vero,qualsiasi cosa credo stia “la fuori”,prima,a mia stessa insaputa,misteriosamente,si è verificata e sorgeall’interno di me,se poi Esso sostanzialmente ci sia…

 

Tutto quelloChe ho incontrato nella vita,vivendolo,da quando è che sono entratoin questo mondo,

vissuto ignorantementeo con minore o magiore consapevolezza…tutto,ma proprio tutto è stato…

affinchè mi accorgessidi Questa Misteriosa Presenza Consapevole…

 

Tutti gli eventi…“la fuori” o “qua dentro”,apparentemente reali e sostanzialisono pulviscolo atmosferico,sono vuoti,in ultima istanza…

 

E tutti servono e tutti sono utili affinchè ogni essere umano si accorga dell’Ignota Fonte da cui proviene…Proprio Ora!Mentre stai leggendo…

 

La Misteriosa,silenziosa Presenza Consapevole…Intangibile!Intoccabile!

 

Sono Questo,esattamente!E pure se non c’è nulla da pensare .E nulla da dire,in questo mondo ,

attorno ad Esso,necessariamente…c’è sempre qualcosa da pensare,qualcosa da dire…da voler e dover esprimere…

 

Tutte le attività della Mente Umana che si arrogano il diritto di padroneggiare Questo,in vero lo tengono distante,lontanissimo,incommensurabilmente!

 

Quando Lui si manifesta a se stesso,c’è.E c’è da sempre…E quando la mente vuole afferrarlo,possederlo,non può,in nessun senso…

 

E qualsiasi cosa voglia esprimere su di Lui è  indicativo,ma superfluo,Aria fritta…Lui basta a se stesso…

 

Tutto è satellite a Lui!Anche se il satellite crede fermamente di essere Lui!

 

Quando c’è movimento Lui non c’è…Quando nel movimento c’è Silenzio Lui c’è…

 

Lui è presente,da tempo immemorabile,in questa evanescente storia personale…

 

Lui è presnte nel mutamento continuo del corpo fisico…

 

Lui li ha adottati come sua momentanea dimora…

 

Lui non è da nessuna altra parte se non Qui…

 

Quando il corpo e la mente spariranno,Lui sarà ancora perché proprio ora è…

 

 

 

 

36)

L’Incommensurabile non è un qualcosa che è posto al di là delle stelle.

Non è un qualcosa che è posto in una comunità divina al di là di questo mondo o dentro ad esso..

Esso è proprio Qui.Dentro ogni cuore umano…!

Anche nel volo sbarazzino di due gazze che si rincorrono in questo terso cielo di questo inizio Estate  al di sopra di un campo di alberi di bergamotto…

Qui vicino al mare.

E anche Qui,alle 5.30 del mattino…

Mentre sono sdraiato su questo letto a scrivere queste parole…

Esso immanifestamente c’è da sempre.

In verità,esso è se stesso da tempo immemorabile…

 

 

 

 

 

37)

Vincere la morte non significa fuggirla…Illudendomi che a me non giungerà,come ho ritenuto fino ad ora…;

 

Vincere la morte è  rimanerle proprio accanto…Man mano che si manifesta,proprio in questa mente,proprio in questo corpo…;

 

Vincere la morte è che entrambi divengano consapevoli che non accettarla è una lotta vana,inutile,frustrante,infantile,vana…Questo processo avviene proprio in me…;

 

Questo continuo fuggire è genesi di incessante sofferenza,dolore,paura…E non sono in grado di affermaredi avere compreso…;

 

Sto morendo,di attimo in attimo,fino al momento in cui,almeno in questa vita,cesseròdefinitivamente.E definitivamente cesserò…!

 

Non sono il corpo…Non sono la mente…Abito momentaneamente Questo corpo e questa mente,

anche…insegnamenti indiani…;

 

Misteriosa,silenziosa Presenza consapevole!Laddove sono da sempre…!Più o meno lentamente l’ho scoperto,in primis,in Monastero…,

 

Favorire l’emersione di qualsiasi verità interiore dall’ignota sorgente dell’Anima:Emozioni,sensazioni,stati di coscienza,intuizioni…In ciò aiutato dal mondo stesso che ho creto,che ho attirato.Lo zazen mi ha miracolato,a mia stessa insaputa…;

 

Di attimo in attimo,tutto quello che viene a me,in tuttà la sua vastità,a dispetto di me,mi rimanda sempre e comunque,all’indelineabilità della mia Animadel mio sentire…A questa misteriosa,silenziosa Presenza consapevole…

 

Ora, a malappena il canto degli uccellini,in questa mattina silenziosa e quasi estiva…

 

Umilmente studiando in me stesso lo Zen…

 

38)

NON ERA E NON è PAURA DI MORIRE.E’SOLO PAURA DI AMARE.

 

Come essere umano sono assetato d’Amoree non lo so…e non me ne rendo conto…;

 

Ricerco costantemente qualche essere umano o Divinità che mi amino in maniera assoluta e per sempre…;

 

E a mia stessa insaputa Sono disposto a praticare Qualsiasi tipo di sacrificio,anche quello più distruttivo…;

 

Ricerco qualche essere umano o Divinità che siano disposti ad amarmi molto di più dei miei genitori,messi assieme…;

 

Sono disposto all’assenza cronica di questo amore,che sembra non dover giungere mai…;

 

E anche se questo amore mi potesse toccare,proveniente da essere umano o Divinità potrei essere capace di rifiutarlo…;

 

Per orgoglio,per presunzione…per paura alla fine,pur avendo chiaro di desiderarlo ardentemente, più della mia stessa presenza in vita…;

 

E anche se dovesse provenire da dentro me stesso potrebbe darsi che orgoglio e presunzione dicano di no.

 

Riconoscere l’Amore in me stesso mi provoca paura…mi fa paurae  non me ne rendo capace…;

 

E l’ho evitato,radicalmente…E anche ora lo faccio,pure se a mia stessa insaputa…;

 

Lo nego agli altri e sopratutto nego di farlo nascere all’interno di me…;

 

Nego automaticamente.Nego meccanicamente.Nego acriticamente.Nego senza consapevolezza.

 

Essere solo Amore è paura per la mia mente egoica…;

 

Sia che non me ne accorga,sia che abbia la ventura di farlo…essere Amore mi terrorizza poiché mi fa perdere tutte le identità…;

 

…alla mia storia,al corpo fisico,le quali credo fortemente di possedere.Entrambi destinati alla dissoluzione,allo sfaldamento…

 

Non amo perché Amore porta distruzione del mio egoismo.E non lo desidero…;

 

Ho sempre avuto paura del morire e della morte…Ho sempre avuto paura dell’incessante cambiamento…;

 

Ho sempre avuto paura della sofferenza interiore…Ho sempre avuto paura del dolore fisico…;

 

Ho sempre creduto che il morire e la morte fossero la paura principale degli esseri umani e mia…Anche!

 

Ne ero un convinto assertore!Invece…l’unica vera paura è realizzare di potermi neutralizzare tutto

nell’Amore Infinito…;

 

Ho compreso male…Credevo di avere paura del morire e della morte,invece avevo paura di perdermi nell’Infinito Amore…

 

Sono disposto a umilmente accettare…?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

39)

E’ da qualche tempo…che nell’animo mi si manifesta ansia,timore,paura…per il fatto che mia madre anziana potrebbe morire da un momento all’altro,prima di me,anche se non esiste un’apparente e valido motivo…

 

Da un po’ di tempo,me ne sto accorgendo…

 

Nonostante i suoi difetti,mia madre è l’unico essere umano da cui mi sono sentito profondamente amato…

 

Vorrei che questo Amore continuasse per sempre.

 

Ora mi sto rendendo,sempre di più conto che ciò non è possibile così come è sempre stato,lAmore solo per me…

 

In vero…non è per la constatazioneche lei forse morirà prima di me…

 

L’ansia,l’angoscia,la paura sono stati d’animo che a mia stessa insaputa hanno a che fare con l’attaccamente e il possesso cui ho permesso di svilupparsi dentro di me per lei.In realtà,per non vedere l’indefinibile spazio del Cuore…

 

In sé,non mi sto preoccupando per lei…In ultimo,mi sto preoccupando per me stesso…

 

Mi sto preoccupando del fatto che se mia madre dovesse morire prima di me quel bellissimo Amore che lei mi dona non ce l’avrei più…

 

E questo sarebbe fonte,sicuramente,di forte sofferenza:la perdita dell’Amoredi quell’essere umano

da cui l’Amorel’ho sentito proprio provenire.

 

E’ indefinibile chi muore prima…Il mio attaccamento,il mio possesso nei suoi confronti sarebbero defenestrati irriversibilmentese lei morisse prima di me…e quell’ansia,quell’angoscia,quella paura mi preavvertono esclusivamente di questo…?Mi sembra di si…Posso dire che amo esclusivamente il mio egoismo…?Dopo viene mia madre…dopo viene tutto il resto…

 

E allorquando pure a me toccherà di lasciare l’attaccamento e il possesso,definitivamente,a quello che ho ritenuto essere,da sempre,il mio corpo e la mia storia,sicuramente l’ansia,l’angoscia,la paura

aumenteranno a dismisura…Terrore?Orrore?E nonostante Me,la Misteriosa Vita a cui da sempre partecipo continua comunque…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

40)

Che lo voglia oppure no,ho un’appuntamento ineluttabile ed ineludibile.Presto o tardi,dovrei necessariamente divenire consapevole che proprio a me toccherà morire.Non un altro,come ho sempre ritenuto,ma proprio io…

 

C’è la necessità di comprendere,in presa diretta,che la Vita,in questo mondo,in questo corpo,in questa mente,comunque sia,non è per sempre…

 

l’illuminazione è rendersi conto,proprio io,in prima persona,in presa diretta,proprio ora,proprio in questo mondo,proprio in questo corpo,proprio in questa mente…che proprio io sono destinato a morire,che morire tocca proprio a me,ora che sono,fondamentalmente,in buona salute psicofisica…

 

L’illuminazione è rendersi conto,indefettibilmente,che proprio questo,che ritengo essere il mio corpo…che proprio questa,che ritengo essere la mia mente,essi dovranno sparire…Necessariamente!

 

L’illuminazione è rendersi massimamente coscienti che questo corpo e questa mente dovrannoessere abbandonati,che me ne accorga oppure no.

 

Sono sempre andato a destra e a manca alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto essere illuminazione,

come fosse un’oggetto,come se andato al supermercato potessi comprare facilmente il pacco di biscotti che ho sempre desiderato.

 

Dopo tante sofferenze e peripezie non potevo non rendermi conto che non è affatto così…

 

Divenire consapevole del mio proprio morire e morte non può altro che essere illuminante.

 

Divenire consapevole non significa divenire semplicemente distruttivo,essere innamorato della morte e del morire,in sé e per sé…

 

Credo proprio che quella che è stata la mia aleatoria ricerca spirituale esterna oppure interiore sia fondamentalmente finita…

 

L’illuminazione è divenire consapevole che questo corpo e questa mente,anche se sono quasi veri,

finiscono definitivamente.La consapevolezza continua.

 

Essere illuminati è molto semplice:chiaramente accettareil proprio continuo moriree la cessazione definitiva di questa vita…

 

Molto di più,sottilmente,svegliarsi definitivamente…che in ultimo,non si è mai stati questo corpo e questa mente…

 

Due giorni fa sono stato a Firenze a partecipare  a un convegnodel mondo diksha.

 

Tutti cercavano qualcosa,ovviamente me compreso,nonostante tutto,ancora…

 

E nonostante tuttoavevo la sensazione che quasi nessuno avesse compreso cosa è illuminazione…

Semplice.Rendersi conto che tutti noi siamo destinati a morire!Tutti,ma non proprio tutto…

 

Ridere a crepapelle è pragmaticamente rendersi conto,definitivamente,che da sempre sono Presenza e che la mente e il corpo,nella loro unione,sono solo una momentanea dimora.Anche se ordinariamente,questo è inaccettabile,intollerabile…

 

Illuminazione è proprio accettare la propria umana finitezza.Non credo sia impossibile,ma per evitarlo facciamo cose strane…

 

Non riusciamo ad accettare quello che abbiamo dentro gli occhi:che il nostro corpoe la nostra mente

sono destinati a sfaldarsi.Questa semplice veritàè veramente molto difficile ad accettarsi…?Ebbene,sembra proprio do si!

 

Sono sicuro che l’illuminazione definitiva giunge quando ciascuno di noi accetta chiaramente e definitivamente il proprio personale moriree la propria personale,definitiva scomparsa da questo mondo,da questo corpo,da questa mente…

 

Sono veramente consapevole di questo?Sono veramente dispostoad accettare definitivamente che sto invecchiando,che da un momento all’altropotrei definitivamente ammalarmi,che di attimo in attimo sto morendo…che così come l’ho esperitail Mistero della Vita,proprio in questo mondo,in questo corpo,in questa mentesi estinguerà definitivamente…?

 

L’Estate sembra essere definitivamente giunta.Ora anche di notte fa un caldo pregnante.Anche questa mattina,gli uccellini cantano sommessamente.

 

In questo momento,la mente non si muove…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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