domenica 25 agosto 2019

SANTA MARIA DEL PATIRE - PATIRION ROSSANO CALABRO




IL monastero fu fondato da San Bartolomeo di Simeri (da non confondere con San Bartolomeo da Rossano) nel 1086 con il nome di Santa Maria Nuova di Odigitria (in greco-bizantino “colei che conduce, mostrando la direzione”). Secondo alcuni storici fu opera del conte normanno, Ruggero. La versione più accreditata è quella che ne attribuisce l’edificazione all’ammiraglio normanno Cristodulo.
L’edificio provocò un conflitto di competenze molto aspro fra l’arcivescovo di Rossano, Nicola Malena, e il monaco fondatore Bartolomeo. Fu risolto grazie all’astuzia del monaco e all’appoggio dell’ammiraglio Cristodulo che fece in modo che la competenza passasse direttamente alla Santa Sede a Roma.
Il monastero era dotato di una ingente massa patrimoniale che prese avvio dai doni (terreni soprattutto) di Cristodulo e da quelli che Bartolomeo ricevette a Costantinopoli dall’imperatore Alessio Comneno.

Oggi del monastero non è rimasto praticamente nulla e le opere d’arte e gli oggetti sacri che erano custoditi nella chiesa, sono stati quasi tutti trasferiti in altri siti.
La gran parte si può ammirare presso il Museo diocesano di Rossano.
Nella chiesa è conservata un’icona della Madonna Oditrigia e si può ammirare lo splendido pavimento a mosaico che, purtroppo, è stato salvato solo in parte. È un’attrattiva molto suggestiva e si deve all’abate Biagio nel secolo XII come è testimoniato da una scritta centrale.

L’architettura esterna della chiesa è molto bella e il visitatore rimarrà stupito dai tondi dell’ingresso principale che raffigurano un centauro, un cavallo saltellante, un grifone alato e un felino (un leone o una pantera) con la testa a maschera umana.
Fu un’opera sontuosa e, secondo Paolo Orsi, anche moto costosa per quei tempi.
La visita del Patirion è immancabile. L’edificio è di notevole bellezza.



















































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