AI CONFINI DEL
RAZIONALE.
1)
Incessante,
la sofferenza
dell’umana esistenza.
In nessun luogo
esiste qualcosa
di stabile!
Nel tempio,
il Monaco
insegna a sedere.
Rutilante:
il succedersi
delle stagioni.
Il giovane monaco
recide le foglie:
In sovrappiù e
secche.
Della siepe
d’ingresso
e del giardino.
Sono irrecidibili.
Da sempre,
già per terra…
Che paradossale, inutile lavoro!
Eppure,
deve essere svolto!
2)
Di tutte le
foglie
di tutti gli
alberi
e cespugli
esistenti in
Natura,
la foglia
della Vita
Umana,
in ultimo,
manifesta
la sua labilità…
3)
I corsi d’acqua
mutano
incessantemente.
Anche,
quando sembrano
essere
stagnanti.
E i mari
non sono da
meno…
4)
Accettare il mio proprio morire e la mia propria morte non è
avallare distruttivismo fine a se
stesso…;
accettare il mio prorio morire e la mia propria morte è
predispormi a nascere,misteriosamente,
a Nuova Vita…;
accettare il mio proprio morire e la mia propria
morte,continuamente,è essere costantemente vigile
e consapevole.
Accettare sempre il mio proprio nascere,permanere e sparire
della mente e del corpo è il continuo Risveglio della Consapevolezza Infinita.
Accettare completamentamente il definitivo disgregamento di
quella che,per tanto tempo,ho ritenuto essere una dimora definitiva
e,così…l’impossibilità di definirla:la momentanea unione di mente e corpo…;
Accettare il loro
dissolversi, completamente, chiaramente, umilmente, sovente, definitivamente.
E… in ultimo: che non sono mai appartenuto a questa mente e a questo corpo, se non per un breve
istante…e che…misteriosamente sono Fonte di Vita…
5)
Oh Mente mia!
Oh Corpo mio!
Quando sarete
pronti
Ad accettare la
vostra continua finitezza?
Il chiudersi
definitivo delle vostre palpebre?
Oh Santo Padre
Budda,
quando avverrà
il
chiaro,inequivocabile,definitivo spostamento
dalla guida
della Memte
e del corpo
a Te?
6)
Luce
solare.
Tersa e fredda.
Colori vividi.
Verde dei
prati,
sospeso dal
gelo mattutino.
Non un insetto.
Non un
moscerino.
Il volo
solitario
di un nero
corvo.
Nessuna nuvola.
Nessuno.
7)
Oggi,a Fudenji.
In un momento
di pausa.
Le monache
guardavano
dal porticato
del Salone
della Fenice.
Primi giorni
di Dicembre.
Freddi.Chiari
Bellamente
colorati.
Pieni di sole.
In un
magnifico giardino.
Guardavano
ammirate
Il Tutto.
Loro stesse.
L’immenso
spazio sconfinato.
8)
Qui…
In questa
Rohatsu.
In questo mese di Dicembre.
Ti prego,
aiutami
a realizzarTi.
Non secondo
Le mie
ossessioni.
Non secondo
Le mie
frustrazioni.
Non secondo
L’ego.
Signore,
secondo i Tuoi
voleri,
secondo le Tue
misteriose disposizioni.
9)
La
natura.
Un bosco.Un
prato.
Incessante,
nascita,vita,distruzione.
In tutti gli
angoli del mondo.
Dell’universo.
Così l’Umano!
10)
Nell’arco
di una vita.
Miliardi di
cellule
nascono,vivono,muoiono.
Così miliardi
e miliardi
di
pensieri,emozioni…
sensazioni,intuizioni…
stati d’animo…
Incessante cambiamento.
“Colui che
vede”.Presente.
In questo
misterioso,irreprensibile
cambiamento.
11)
In questi freddi e
bellissimi giorni di Dicembre,il ritiro in monastero…;
Il prato dove fieri siedono
alberi spogli,ai cui piedi irregolari circonferenze di foglie secche e
imputridite giacciono…;
Uomini e donne,seduti in zazen. Foglie,destinate a divenire
ingiallite e morte.
Lapidi commemorative. Armoniosamente incastonate,nel grande
giardino.Insegnamenti vitali sulla dipartita….;
A tutti, l’invito di Fausto a raccoglierle, delicato…
Tenera e dolce la sua commozione alla vista di tutti, che tentavano di
rendere il terreno pulito e sgombro…
che tentavano di accettare,a loro insaputa,il morire e la
morte…e non ero fuori dal coro…
E alla fine…Infinito Amore
e una sottilissima,leggiadra maliconia, anche nei quesiti finali…e nella
consumazione dell’ultimo pasto…
E il sole riscalda e
brilla comunque nella vastità dell’Universo
dell’Animo Umano…
12)
Nella carenza di beni materiali. Sopratutto di quelli
basilari in tutti, l’apertura e l’accoglie nel cuore…
In un tempo povero di
tutto in un paesino in un’acerrima vallata in scoscesi pendi aspromomtani,
affacciati sullo Stretto, da sempre anime umane,che hanno dimorato in baracche…
In Inverno anguste e
fredde. In Estate inoltre, di più fatiscenti e maleodoranti. Caldissime…
E mia madre piccina,
che stava raggiungendo sua madre presso una striscia di terra, adibita ad orto.
Una vicina la chiama,a desinare con lei…un pugno di pasta
bollita con qualche gocciadi olio crudo…
Dopo, quasi otto decenni,
l’emersione di questo ricordo…
Oggi, mia madre,assieme alla cognata, rammentavano…quegli
anni di privazioni e di solidarietà. In quella cronica povertà…
Al ricordo di sua
madre, gli occhi di mia madre s’imperlarono di copiose lacrime che
scivolarono,lentamente,sulle rugose guance… Che dolce,mia madre!
13)
Vivo,
la mia
quotidianità…
e quando…
chiudo gli
occhi,
anche solo per
un’attimo,
essa,
letteralmente,
sparisce…
Sembra
essere
sostenuta
dalla Materia,
unitamente,
alle immagini
interiori..
Entrambi,
non sono
altro…
nuvole,
che si
dissolvono,
attimo dopo
attimo,
costantemente,
al vento…
Nel sogno,
sogno
e pur’esso
è fuggevole,
come…
ogni attimo
della mia quotidianità…
In questa
allucinazione…
c’è,
comunque,
Divina Vita,
che
fortunatamente,
misteriosamente,
si perpetua…
Al grande
Quesito…
Chi sono io?
Non una
risposta risolutiva,
neppure
parziale…
Eppure…
14)
Non volevo andare di
qua… E non volevo andare di là…
Non volevo andare a
destra… E non volevo a manca…
A mia stessa
insaputa, in qualsiasi luogo, la mente, pure in quelli al suo interno, mi ha
portato, come una falena, attratta dalla luce, irreprensibilmente, ci sono
andato…
Lentamente, continuo
ad imparare, sempre di più, a stare immobile…
Vedo, ora meglio,
i suoi movimente automatici…
Ho sprecato tanto
tempo lineare a inseguire la mente… alla
stregua del dissolversi di una goccia
di rugiada al sole
quasi estivo…
Movimenti che mi
sono, da solo, propinato…
Ora, è rimasta una foglia secca, pronta, per essere bruciata
dal fuoco dell’incessante cambiamento…
All’inizio,non
sembra… Alla fine, ciascuna vita umana è volatile, labile. Misterioso Soffio
della Divina
Esistenza.
15)
A nostra madre
Le traversie della
vita
mi hanno arrecato
poco danno…
…poiché sono
nato
e sono cresciuto
da e nel Tuo Amore…!
Esso mi ha salvato…!
…Ho scoperto
di essermi sentito amato,
nonostante
i tuoi difetti…!
…E il Tuo Amore…
ha destato il mio…
…Esso è con me…
nel mio Cuore…
16)
Signore,
conducimi per mano
di modo che
non usi,
illusoriamente,
quello che ritengo sia
il mezzo più importante,
a mia stessa insaputa,
la mia volontà egoica,
ma usi
il Tuo accompagnarmi
in questo mondo duro e spietato,
stupefacente e magnifico…
Usa la mia piccola vita
secondo il Tuo Volere
e non secondo il mio.
E se mi facessi condurre
solo da quest’ultimo,
tutto diverebbe,
semplicemente,
fallimentare.
Qualsiasi cosa
faccia o dica…
agisci Tu,
attraverso il mio braccio…
parla Tu attraverso la mia bocca…
In qualsiasi situazione
mi trovi nella vita,
Ti prego,
fà in modo
che non sia la mia presunzione,
Il mio arrivismo
e la mia arroganza
a prevalere…
La condivisione e l’Amore
nei confronti di me stesso,
unitamente a quello
dei miei Fratelli e Sorelle!
17)
La prigione.
Le immagini mentali,
automaticamente,
meccanicamente,
impietriscono
il Mistero della Vita
e dell’Amore.
Gelano
La loro Misteriosità.
Le immagini mentali
ghiacciono
lo spazioso fluire
della mente medesima.
E si ha
l’illusoria certezza
che ci siano solo quelle!
E la Vastità
della Volta Celeste…
della Consapevolezza
rischia
di essere racchiusa
da una sola immagine.
In essa,
s’imprigiona
la Presenza Divina,
che abita
ogni cuore umano.
In un fotogramma
L’illusione
di racchiudere
l’immensità
dell’Universo…
dell’Animo Umano…
18)
…Dentro,mi emerge,spontaneamente,uno stato d’animo,che
vorrebbe evitarmi l’accettazione di un grande dolore…;
E’uno stato d’animo che pare volere anticipareun’evento…;
non accettare che l’Amore,in questo mondo possa
morire.Irreversibilmente.
Questo stato d’animo non mi pare legatoa una relazione
particolare…;
C’è una sottilissima,invisibilissima paura nel mio
animo.Quella di soffrire,indicibilmente,per Amore.Inappelabilmente.Paura,relata
alla sottrazione dell’Amore per la spietatezza attraverso cui la sofferenza e
la morte possono raggiungerlo.E solitamentenon sono ammessi sconti…;
E’uno stato d’animo strano…Non sembra legato a qualcosa di
esterno,eppure in me c’è questa anomala presenza.Questo timore.
Oggettivamente pare inconsistente,sogettivamenteè pregnante…
E non mi pare di avere mai vissutouna cosa così…;
E’ il mio demone la difficoltà di accettare la perdità
dell’Amore attraverso la sofferenza e la morte,
brutalmente,spietatamente,così come,forse,ho vissuto…?
Non accetto l’inesorabilità della fine definitiva,in questo
mondo,della Vita Umana e quindi dell’Amore…?
E’estremamente difficile accettare che la Bellezza
dell’Amore Umano possa finire,drammaticamente,drasticamente,senza alcuna
ragionevolezza,senza alcuna buona spiegazione,attraverso la durezza della
malattia,del morire e della morte…?
Sembra che l’Amorefra gli esseri umani non debba finire
mai.Ha il gustodell’Immortalità.Eppure,
in questo mondo,è destinatoa cessare…;
E’possibile che c’è in me qualcosa che non è in pace poiche
non accetta questa prospettiva…?
E la sua inaccettabilità pare sempre più espandersi quando
la fiamma del Divino Amore si accende
in un cuore umano…;
Può diventare intollerabile che tutto,in questo mondo,debba
esaurirsi…?
Finisce l’Amore Umano…!Finisce l’Amore Divino…!…Finisce…?
19)
Il Mistero dell’Amore,in ogni cuore umano…;
Tante,sue manifestazioni,per quanti miliardi di esseri
umani…;
Miliardi di versioni differenti…;
Gli esseri umani lo vivono,a loro insaputa…;
E credono,invece,che sia qualcosa di solo personale!
Tutte…tutte le storie umane sono nobili,in qualsiasi modo
possono essere raccontate…;
Meglio se con il cuore e
ascoltate con Esso…;
Quando,il cuore di un essere umano Qui si esprime,in
verità,è una storia,narrata dal Divino...;
In realtà si ascolta una storia divina…;
E’Dio che esprime Il suo mistero ed è Dio che lo ascolta…;
Storie del Mistero dell’Amore di Dio,in ogni cuore umano…
20)
…Cadono le foglie…
cadono le foglie,
in Autunno…
per rinascere,
allegramente,
amorevolmente,
ancora una volta,
a Primavera…!
21)
…Quando,
ancora,
nessun tipo
di mente
è sorta…
il Silenzio Divino,
prezioso,misterioso,
consapevole
è presente,
in ogni cuore umano,
per accorgersi di Lui…
Così…
Giunto il momento
di spogliarsi
del corpo
e della mente…!
22)
Non sono
il dissolversi
della mente
e del corpo…
come fumo
che fuoriesce
da un comignolo
in una tempesta
di pioggia
e vento…
silenziosa
e vasta presenza
consapevole.
Comunque,
misteriosa.
Senza
Sostegno…
23)
…Si…è vero,in un modooppure in un altro,mi rendo conto,di
continuo,che tutto quello…che nella mia vita sarebbe stato per sempre,in
realtà,è finito…oppuresi sta,irreversibilmente,esaurendo…e non posso tornare
indietro per arrestare tutto,come ancora…la mente egoica,roboticamente,continua
ad illudersi…
Mi appare,più chiaro,che tutto finisce…comprese le relazioni
di qualsiasi natura.
Per me,sono state importantissime.Quelle a cui tenevo,ancora
un po’,rimangono,come brandelli,nella memoria,anch’essa,destinata a sparire…
E altre relazioni,che non ho iniziato per non affrontare
l’inevitabile dolore per il loro,inappellabile spegnimento
E ogni volta che ho perso Qualcosa...non volevo,e forse
continuo a non volere di nuovo,ripetere l’esperienza perché…volevo evitarmi di
soffrire,avevo paura di soffrire…Ho paura di soffrire…
Mi sono reso conto che tutto quello ,che mi ha dato
benessere così come nel presente,comunque non poteva e non può durare per
sempre,come illusioni nascoste si attendono…
Questo,mi ha fatto stare,esistenzialmente,male…poiché,non
preparato,ho avuto a che fare con l’inequivocabilità della perdità…e con la sua struggente inaccettabilità
e malinconia e quindi…
con il dolore del lutto,costantemente,poiché,dopo un
po’,tutto diveniva…inarrestabile perdita…
Nel presente nulla cambia…
Constato che la mia mente egoica non ha mai accettato il suo
dolore…E ha fatto finta che non fosse mai esistito…E ,in qualche
anfratto,questa commedia,continuaa sussistere…
Non è importante che la perdita e il dolore che
l’accompagna,si verifichi lealmente oppure con tradimento,se alla luce della
consapevolezza oppure nel Buio e nell’Oscurità dell’Anima:Per la mia mente
egoica .È inaccettabile e da sfuggire…
Per quello che sono stato e per quello che continuo d’
essere,la perdità è un qualcosa di difficilissima accettazione e il come si
verifica non è poi così importante…
Non posso non constatare che…in quella che ritenevo essere
la mia mente,in qualchemodo,continua
ad esserci continuità dell’attaccamento…
Ho scoperto l’acqua calda!La perdita è origine di
sofferenza,di dolore.
Nel passato,volevo eliminare questa angustia.Non ci sono riuscito…!
Tutto,automaticamente,meccanicamente,invisibilmente,si
silenziava,ma solo per poco…Difficilissima difficoltà…
ad accettare il cambiamentoe la perdità…
Quello che mi ha portato e mi porta piacere avrei dovuto
considerarlo,come momentaneo usufrutto…
E tutto quello che mi ha portato dispiacere e che pure ora
,mi si propone come tale,non si può evitare…,come ho fatto nel passato,così
come ,ora,mi viene da fare…
Non voglio accettare la perdita del piacere,non voglio
accettare,anche solo momentaneamente,
l’instaurarsi del dispiacere…
Sono stato e forse continuo ad esserlo in costante fuga dalle
emozioni e dagli stati d’animo,che da dentro l’animasi liberano.
Continuerò ad adottare questo atteggiamento...?
Sono stato e forse continuo ad essere in costante fuga da me
stesso…
In realtà,non è assolutamente così…non si può mai essere lontani
da se stessi.
In vero,non è mai stato così…Senza accorgerme sono stato
sempre dentro Casa Mia…
In questa epoca,in quasi tutti gli ambiti,in quasi tutte le
circostanze,è difficilissimo accettare il vento
dell’incessante cambiamento…
anche se ora mi rendo conto,pure se lentamente,che nel
passato,esso è sempre stato concreto e reale.
Anche e soprattutto quando,in nessun modo,potevo esserne
consapevole…e quindi neppure del morire e dell’inevitabile morte…
Forse,me compreso,ciò a cui ogni essere umano tiene di più è
il permaneree la consistenza della propria biografia e del proprio corpo
fisico…
Mi chiedo…quando la morte mi giungerà,per me,sarà un
rilassamento completo oppure una tragedia…?
Al momento,so che non ci potrà essererisposta alcuna a
questo quesito…
Sicuramente,fintanto che non si verificherà,rimarrà soltanto
un banale interrogativo.E nulla di più.
Comunque,il morire e la morte,in questaoppure in altre
vite,non potrà essere equivocata.
Non più…In nessun modo.Neppure se lo volessi…
Da qualche parte,dentro di me,pare esserci l ‘esigenza della
mente egoica di accettare la sua enorme paura dell’incessante impermanenza e
della morte…
Presto,il corpo e la mente si
dissolverannoirreversibilmente…
A mia stessa insaputa,continueròa essere in loro…?
Nessuna presa di posizione…
Accettare il morire e la morte,incondizionatamente,è
l’Illuminazione…
Accettare che la mente e il corpo sono una momentanea dimora
è Illuminazione…
proprio quelli che la
preziosa,infinita,misteriosa,consapevole Presenza,nella mia attuale vita,continua
ad abitare…
24)
L’Illuminazione è vivere,con la massima
consapevoleza,possibile…meglio e più salutare il mio costante morire e…alla
fine,la mia morte,non in un altro tempo,proprio adesso…non in un altro luogo.In
questa mente e in questo corpo.
Non signifia che sto facendo un’apologia della necrofilia.
Significa,invece,che sto cercando di
essere,massimamente,consapevole:…Non sono mai stato .E non
sono,definitivamente,come in passato ho ignorantemente creduto…la mente e il
corpo…
…sto cercando,rilassandomi,sempre di più di agevolare l’emersione
dalla buia oscurità dell’anima
di tutte le emozioni e stati d’animo
che…invisibilmente,silenzianola verità ultima,come se non ci fosse mai stata…
L’Illuminazione è accettare .Il perenne cambiamento.Ancora
prima,la morte!
Preziosa,silenziosa,misteriosa,Presenza consapevole,come
l’infinito dell’Universo.E’tale!
E quasi senza accorgermene,l’attribuiscoad Esso!
25)
…Questa Primavera,
il verde smeraldo
dei prati.
Assieme,
a gialli fiorellini,
dorati.
Dagli alberi da frutto
del mio giardino,
gemme,
che spuntano,
ancota timide…
Ancora…
Filamenti freddosi,
pungenti,
tempestosi
dell’Inverno
quasi finito…
26)
…Forse esagero…?Mi è nata la sensazione che,fattivamente,la
mia avventura umana sia iniziata,proprio la prima volta…che ho messo piede a
Fudenji…;
Se allora,non avessi proceduto,avrei preso una strada
completamente differente…Quella della quieta disperazione,continuamente
autoobnubilata,a mia stessa insaputa…;
Entrando a Fudenji,me ne sono accorto …dopo anni, mi sono
reso conto di essere stato,misteriosamente, miracolato…,ancora una volta a mia
stessa insaputa…;
La Presenza,con il suo enigmatico linguaggio da
decrittare,mi ha detto:”Qui ti puoi vedere…!Qui ti puoi ascoltare…!Qui puoi
uscire dalla confusione e dal caos…!”.Anche se non ho compreso come…in un
qualche modo ho iniziato…;
Questa benedetta cosa è sorta per il fatto di avere varcato
quella soglia,pure adesso,me ne sto accorgendo, sempre di più,pure se sono
trascorsi tanti anni…;
La gratitudine che provo ora,allora non potevo
suppore,neppure lontanamente che esistesse anche nel mio animo…;
Se non avessi oltrepassato l ‘ingresso,l’enorme potere
condizionante della mente invisibile,è incessantemente all’opera,mi avrebbe
sbatacchiato di qua e di là,ancora una volta a mia stessa insaputa,senza
accorgermene.Anche adesso insiste a farmi di nuovo completamente suo…;
Avrei continuato ad infliggere sofferenza agli altri e a me
stesso,cieco e sordo alla visione e all’ascolto alle storie della mente che mi
abitavano,che continuano ad emergere…che continuano ad abitarmi…che mi
riguardano ancora,molto di più di quello che non avrei mai supposto…;
Avendo varcato quella porta ho iniziato a vedere…ho iniziato
ad ascoltare…;
Non esagero per nulla,entrando in Fudenji,ho realizzato di
essere stato,misteriosamente, benedetto…;
Dopo aver varcato quella soglia,con il trascorere degli
anni,non ho avuto e voluto più avere scampo…mi sono ritrovato con le spalle al
muro.Anche se allora non me ne rendevo conto,successivamente la mia
tendenza a fuggire da me
stesso,lentamente avrebbe continuato a dissiparsi.Questo dissolvimento continua
tutt’ora…Non ho più potuta scaricare sugli altri,sul mondo l’origine della
paura della sofferenza,del dolore,del morire e della morte e lo struggente
bisogno di essere amato…E non ho neanche visto là fuori l’origine dellle mie
virtù.A distanza di tanti anni,con tante difficoltà e continue e incessanti
distorsioni…mi rendo umilmente conto che il Dito del Divino ha iniziato a farmi
incontrare il Signore Budda,che con la sua Umanità,si è incarnato nel Dolore
dell’umanissima condizione,anche sulle colline di Bargone…
27)
…Allorquando…
Il Cielo
dell’Amore,
senza confini,
comincia
a disvelarsi,
in ogni Cuore Umano,
la paura,
della Mente,
chiude…
questa vastissima,
immensa Apertura,
tale da sempre…
Mi è capitato,
proprio ieri notte…
E così,
mi sono visto…!
Grazie a Lei
E alle sue sofferenze…
28)
Sono andato a destra e amanca,per ricercarmi…
E sono andato di quae anche di là…
Sono andato a fare questo…e anchea fare quello…
Ed,effettivamente,credevo di trovare chissà che cosa…
E alla fine,mi sono ritrovato fra la mani le ceneri di un
falò di foglie secche…
E per tutti questi anni,questa ricercaè stata vana…
Là fuori,volevo trovare qualcosa o qualcuno che mi
risolvesse,definitivamente,la mia paura della sofferenza e la mia paura della
morte…
In questo preteso“la fuori”,non ho mai trovato nulla e
nessuno…
Quello che cercavo,era già parte di me…a mia stessa
insaputa.
Non so proprio come ho fatto a ricercare quello che sono da
sempre,lontano da me…
eppure l’ho fatto!E meno male che sto smettendo…!
29)
Ricercavo all’esterno…
Quello che da sempre sono…
E Quello che sono da sempre,
momentaneamente,
abita la mente e il corpo
e non appartiene ad essi…
Sono solo
La Sua momentanea dimora.
Chi sono io…?
E chi può dirlo…!?
30)
Anche la mente,
vissuta nelle illusioni,
che essa stessa ha creato,
si rende conto,
nonostante la sua meccanicità
ed automaticità
della profonda malinconia
del dolore
di rendersi attenta
di dover lasciare,
comunque,
questo splendido mondo…
e,comunque,
questa Splendida Umanità…
Di quello
che verrà dopo
non sappiamo…
Quello che ora conta
è rendersi conto
che può giungermi la morte,
da un momento all’altro…
E questa malinconica tristezza,
che mi aleggia
anche nell’aria
che respiro,
nasce dal non avere potuto,
ora realizzare
la pienezza dell’Amore
su questa terra…
Potrebbe sopragiungere un’addio,
profondamente intriso
di rammarico
per non avere saputo
rendere concreto
l’Amore umano
e di Dio
in questo mondo…
31)
Le 5.30 del mattino.
Silenzio nell’aria…
In questa autunnale Primavera,
stamane il canto degli uccellini…
In questo meraviglioso silenzio,
al momento,
la mente non si muove.
In Esso sono in pace,
da sempre,
anche se non me ne sono mai accorto.
Come mai non me ne sono mai accorto…?
Che inutile quesito…!
Questo meraviglioso silenzio,
in alcun modo,
può essere interrogato!
In questo momento,
anche gli uccellini tacciono…
32)
Ti ho cercato,
lungo le strade
della sofferenza
e del piacere…
Ti ho cercato
per evitare
la paura
della sofferenza
e della morte…
E senza rendermene conto
Tu da sempre
sei stato con me,
Tu da sempre
sei me,
in tutte le circostanze
finora vissute…
e anche in quelle
che si manifesteranno
e in quelle che,
continuamente,
si manifestano..
Lode a te!
33)
COMMENTO ALLA POESIA
DI GUARESCHI.
“Prische rive di un
antico mare…”
-Emozioni,sensazioni,stati d’animo,stati di coscienza,corpo
fisico,che continuamente cambiano,automaticamente,meccanicamente,che si
alternano,che mutano,vecchi,vetusti,giovani,giovincelle,sempre uguali,sempre
differenti,comunque sempre presenti,che si propongono in ogni essere umano.Da
quando me ne sono accorto in me,da sempre!
“Un sole vi
risplende!”
-All’interno di tutto ciò v’è una silenziosa e misteriosa
Presenza,che è se stessa da sempre,da sempre immutabile,anche quando non è
semplicemente desta a se stessa poiché è am-mareggiata da tutto questo!(vedi
commento al primo verso).
“immagini,dipinti
vedono:occhi!”
-Ie variegate,indefinibili e indefinite manifestazioni
umane(vedi commento al primo verso)vengono commutate in immagini,in dipinti,in
simboli e sono essi ad incontrarsi,casualmente oppure no, con gli organi di
senso relati alla vista:gli occhi!
“Sodale amicizia
padri,madri maestri,fraterni legami,vincoli,ruvide mani,scalzi piedi coraggio!”
-In tutto questo,io,Fausto,ho incontrato parecchi esseri
umani con i quali,fondamentalmente,ma anche no,ho intrattenuto profondi legami
affetivi ed essi mi hanno stimolato il coraggio di affrontare le mie paure per
andare dentro me stesso in questo sofferente e quasi contemporaneamente”bagno”
di universale umanità:interiore soprattutto,aiutato dalle relazioni…
“L’animo gentile,beltà
violenta,bella violenza che pacifica mondi!”
Il mio animo è stato gentile e amorevole da sempre e l’ho
riscoperto sempre di più anche in questi tre decenni,non solo facilmente, ma
anche combattendo e arrendendomi così a ciò che di volta in volta si
manifestava nell’animo…attraverso delle relazioni,anche aspre con i miei mondi
intimi(vedi commento al primo verso)si sono sempre più
rasserenati,pacificati,tranquillizzati…semplicemente perché ho prestato ascolto
alle storie che avevo costruito a mia stessa insaputa e che mai avrei supposto
di trovare proprio in quel luogo così intimo e vicino.Nel mio cuore,Dentro le
mie profondità più abissali.
“Trenta
Primavere,grazie divine.”
-Dopo trenta anni di questa esperienza interiore,che si è
concretizzata nell’Esperienza fattuale di Fudenji,sono stati per me un continuo
misterioso ammorbidimento dell’anima,dentro di me un Tocco Divino per ogni anno
trascorso,che sempre di più mi stanno facendo avvicinare verso di “Lui”,pur
“Esso”abitando la mia più celata intimità,nascosta soprattutto a me stesso.
“Soffia il vento
all’anima bella,guarda gioia,prosperità,splendore!Hermes armato allontana le
nubi”
-Il vento(il misterioso svegliarsi a se stessa della
silenziosa Presenza divina)dirada sempre di più le nubi della mia sempre
taciuta ignoranza(vedi commento al primo verso)e c’è tanta gioia in me,tanta
prosperità e splendore interiori:Tanto amore senza forma.”Lui”,il mistero della
Presenza divina nel mio cuore,allontana sempre di più i miei accecamenti
interiori:i tarli che ancora odo e di cui sono rimasti echi durante le mie
silenziose notti invernali nelle travi della mia camera in monastero,della mia
casa terrena…
“Perso nella nebbia
un vecchio chiama:Eterna Primavera!Eterna Primavera!”
Nelle difficoltà continue della mia umana condizione,dentro
la quale,la mia condizione terrena,sta cominciando effettivamente a finire
poiché sempre di più fattivamente la morte si sta avvicinando,questo
vecchio,questo signore che è divenuto anziano chiama questo sogno di una cosa che
vorrebbe condividere assieme ai suoi fratelli e sorelle:All’interno di sé e per
tutti chiama questa misteriosa e silenziosa Presenza divina,questa incessante
Primavera,presente in me e in tutti,che nonostante non sembri,effettivamente
non è inficiata dalle cose che abitano(vedi commento al primo verso)l’animo
mio,l’animo umano:Qui ci sono da sempre,in piena apertura,nonostante il
convenzionale trascorrere dei tre tempi,nonostante l’alternarsi di
nascita,permanenza e morte.Ringrazio tutti i miei Maestri,tutti gli esseri
umani e le relazioni vissute con esse,che mi hanno restituito a questa “Eterna
giovinezza interiore”,misteriosa e così appagante:Dovunque sia stato nel
passato,dovunque sia nel futuro dovunque sono nel presente,essa è,comunque,da
sempre,con me…
34)
U CHINU è COMU u VACANTI
e u VACANTI è COMU
u CHINU.
La realtà,che fino ad adesso ho vissuto…
la vita,che fino ad adesso ho condotto…
in vero,da sempre,è stata illusoria…e vorrebbe continuare…
Illusoriamente transitoria,più dei sogni,più degli stati
d’animo…
solo che…non me ne sono mai accorto!Solo che…non me ne sono
mai accorto fino in fondo!
Forse neppure in questo preciso istante…
La realtà di quella che ho considerato esserela mia biografia…
La realtà di quello che ho considerato essere il mio corpo
fisico…
Esse,sono come sogno,al destarmidel sonno notturno…Così
evanescenti!Così aleatorie!Così inconsistenti!Pure se non sembra…
Pure se,ancora,non completamente,non sono ancora desto…che in definitiva la mente
è inconsistente…
Forse,solo un po’,in superficie.Non ancora in
profondità.Risolutamente.
Se si fa completamente riferimento a questa visione
egoica,acriticamente,essa,alla fine,risulta
completamente fumosa…
E non mi riferisco solo alla vita degli altri,ma
propriamente alla mia…
Non occorrerebbe aspettare l’ultimo momento…Per rendersi
consapevole che non ci sarebbe bisogno di aspettare la fine per comprendere e
realizzare di stare morend e quindi di definitivamente
andare incontro alla morte,
che la vita di ciascuno,fondamentalmente,è stata solo
un’immagine,continua ad essere immagine,che si è
eclissa,irrevocabilmente,costantemente,
nel buio dell’infinito Universo Interiore…
Si potrebbe e si dovrebbe accorgersene,praticamente,sin da
subito…ma ovviamente non è così…non succede così…
In automatico,meccanicamente,la nostra vita umana è
un’invisibile ed inesplicabile soffio di vento
nell’immensità di questo Universo,come gli si può dare corpo
e sostanza ,egoicamente?
Eppure,a nostra stessa insaputa,continuiamo a farlo…ma pure
volontariamente…
Non voglioe non sto
disprezzando nulla,però constatoche tutti diamo sostanzialità e concretezza,
proprio a questo vento!
La paura di scomparire…?Mio padre aveva questa paura!Egli mi
ripeteva sovente:”…Mbatula ti fa lu lanternaru,si destinatu mu mori allu
scuru…!”
Sicuramente,essa è entrata anche in me,da allora,a mia
stessa insaputa…autonomamente,mi si è sviluppata
nell’anima,automaticamente,meccanicamente…
La ricerca interiore serve a rendersi conto che,alla fine,in
ultima analisi,in buona sostanza,come apparente monade immortale,solitamente
così ci riteniamo,non esistiamo…
Paura di scomparire,una volta per tutte…?E’ da
Qui,consciamente pochi e inconsciamente la quasi Totalità,noi esseri umanidobbiamo
necessariamente passare…
Da questo stretto sentiero,che sembra così difficile ed
angusto…Un’asserzione presuntuosa?
Forse…
Sì,la vita di ciascuno è una vita bella comunque…
Silenziosa e Divina Presenza,Consapevole ed Immortale,Tutto
il Resto è dato,come momentaneo usufrutto…
Presto foglie secche,estinte definitivamente da un
misterioso focolare acceso…!
35)
LUI.
Sembra che…ci siano eventi esterni,“là fuori”…che abbiano o
no a che farecon quello che appare come il “mio sentire interiore”e che lo
plasmino…
In vero,qualsiasi cosa credo stia “la fuori”,prima,a mia
stessa insaputa,misteriosamente,si è verificata e sorgeall’interno di me,se poi
Esso sostanzialmente ci sia…
Tutto quelloChe ho incontrato nella vita,vivendolo,da quando
è che sono entratoin questo mondo,
vissuto ignorantementeo con minore o magiore
consapevolezza…tutto,ma proprio tutto è stato…
affinchè mi accorgessidi Questa Misteriosa Presenza
Consapevole…
Tutti gli eventi…“la fuori” o “qua dentro”,apparentemente
reali e sostanzialisono pulviscolo atmosferico,sono vuoti,in ultima istanza…
E tutti servono e tutti sono utili affinchè ogni essere
umano si accorga dell’Ignota Fonte da cui proviene…Proprio Ora!Mentre stai
leggendo…
La Misteriosa,silenziosa Presenza
Consapevole…Intangibile!Intoccabile!
Sono Questo,esattamente!E pure se non c’è nulla da pensare .E
nulla da dire,in questo mondo ,
attorno ad Esso,necessariamente…c’è sempre qualcosa da
pensare,qualcosa da dire…da voler e dover esprimere…
Tutte le attività della Mente Umana che si arrogano il
diritto di padroneggiare Questo,in vero lo tengono
distante,lontanissimo,incommensurabilmente!
Quando Lui si manifesta a se stesso,c’è.E c’è da sempre…E
quando la mente vuole afferrarlo,possederlo,non può,in nessun senso…
E qualsiasi cosa voglia esprimere su di Lui è indicativo,ma superfluo,Aria fritta…Lui basta
a se stesso…
Tutto è satellite a Lui!Anche se il satellite crede
fermamente di essere Lui!
Quando c’è movimento Lui non c’è…Quando nel movimento c’è
Silenzio Lui c’è…
Lui è presente,da tempo immemorabile,in questa evanescente
storia personale…
Lui è presnte nel mutamento continuo del corpo fisico…
Lui li ha adottati come sua momentanea dimora…
Lui non è da nessuna altra parte se non Qui…
Quando il corpo e la mente spariranno,Lui sarà ancora perché
proprio ora è…
36)
L’Incommensurabile non è un qualcosa che è posto al di là
delle stelle.
Non è un qualcosa che è posto in una comunità divina al di
là di questo mondo o dentro ad esso..
Esso è proprio Qui.Dentro ogni cuore umano…!
Anche nel volo sbarazzino di due gazze che si rincorrono in
questo terso cielo di questo inizio Estate
al di sopra di un campo di alberi di bergamotto…
Qui vicino al mare.
E anche Qui,alle 5.30 del mattino…
Mentre sono sdraiato su questo letto a scrivere queste
parole…
Esso immanifestamente c’è da sempre.
In verità,esso è se stesso da tempo immemorabile…
37)
Vincere la morte non significa fuggirla…Illudendomi che a me
non giungerà,come ho ritenuto fino ad ora…;
Vincere la morte è
rimanerle proprio accanto…Man mano che si manifesta,proprio in questa mente,proprio
in questo corpo…;
Vincere la morte è che entrambi divengano consapevoli che
non accettarla è una lotta vana,inutile,frustrante,infantile,vana…Questo processo
avviene proprio in me…;
Questo continuo fuggire è genesi di incessante
sofferenza,dolore,paura…E non sono in grado di affermaredi avere compreso…;
Sto morendo,di attimo in attimo,fino al momento in
cui,almeno in questa vita,cesseròdefinitivamente.E definitivamente cesserò…!
Non sono il corpo…Non sono la mente…Abito momentaneamente Questo
corpo e questa mente,
anche…insegnamenti indiani…;
Misteriosa,silenziosa Presenza consapevole!Laddove sono da
sempre…!Più o meno lentamente l’ho scoperto,in primis,in Monastero…,
Favorire l’emersione di qualsiasi verità interiore
dall’ignota sorgente dell’Anima:Emozioni,sensazioni,stati di
coscienza,intuizioni…In ciò aiutato dal mondo stesso che ho creto,che ho
attirato.Lo zazen mi ha miracolato,a mia stessa insaputa…;
Di attimo in attimo,tutto quello che viene a me,in tuttà la
sua vastità,a dispetto di me,mi rimanda sempre e comunque,all’indelineabilità
della mia Animadel mio sentire…A questa misteriosa,silenziosa Presenza
consapevole…
Ora, a malappena il canto degli uccellini,in questa mattina
silenziosa e quasi estiva…
Umilmente studiando in me stesso lo Zen…
38)
NON ERA E NON è PAURA
DI MORIRE.E’SOLO PAURA DI AMARE.
Come essere umano sono assetato d’Amoree non lo so…e non me
ne rendo conto…;
Ricerco costantemente qualche essere umano o Divinità che mi
amino in maniera assoluta e per sempre…;
E a mia stessa insaputa Sono disposto a praticare Qualsiasi
tipo di sacrificio,anche quello più distruttivo…;
Ricerco qualche essere umano o Divinità che siano disposti
ad amarmi molto di più dei miei genitori,messi assieme…;
Sono disposto all’assenza cronica di questo amore,che sembra
non dover giungere mai…;
E anche se questo amore mi potesse toccare,proveniente da
essere umano o Divinità potrei essere capace di rifiutarlo…;
Per orgoglio,per presunzione…per paura alla fine,pur avendo
chiaro di desiderarlo ardentemente, più della mia stessa presenza in vita…;
E anche se dovesse provenire da dentro me stesso potrebbe
darsi che orgoglio e presunzione dicano di no.
Riconoscere l’Amore in me stesso mi provoca paura…mi fa
paurae non me ne rendo capace…;
E l’ho evitato,radicalmente…E anche ora lo faccio,pure se a
mia stessa insaputa…;
Lo nego agli altri e sopratutto nego di farlo nascere all’interno
di me…;
Nego automaticamente.Nego meccanicamente.Nego
acriticamente.Nego senza consapevolezza.
Essere solo Amore è paura per la mia mente egoica…;
Sia che non me ne accorga,sia che abbia la ventura di
farlo…essere Amore mi terrorizza poiché mi fa perdere tutte le identità…;
…alla mia storia,al corpo fisico,le quali credo fortemente
di possedere.Entrambi destinati alla dissoluzione,allo sfaldamento…
Non amo perché Amore porta distruzione del mio egoismo.E non
lo desidero…;
Ho sempre avuto paura del morire e della morte…Ho sempre
avuto paura dell’incessante cambiamento…;
Ho sempre avuto paura della sofferenza interiore…Ho sempre
avuto paura del dolore fisico…;
Ho sempre creduto che il morire e la morte fossero la paura
principale degli esseri umani e mia…Anche!
Ne ero un convinto assertore!Invece…l’unica vera paura è realizzare
di potermi neutralizzare tutto
nell’Amore Infinito…;
Ho compreso male…Credevo di avere paura del morire e della
morte,invece avevo paura di perdermi nell’Infinito Amore…
Sono disposto a umilmente accettare…?
39)
E’ da qualche tempo…che nell’animo mi si manifesta
ansia,timore,paura…per il fatto che mia madre anziana potrebbe morire da un
momento all’altro,prima di me,anche se non esiste un’apparente e valido motivo…
Da un po’ di tempo,me ne sto accorgendo…
Nonostante i suoi difetti,mia madre è l’unico essere umano
da cui mi sono sentito profondamente amato…
Vorrei che questo Amore continuasse per sempre.
Ora mi sto rendendo,sempre di più conto che ciò non è possibile
così come è sempre stato,lAmore solo per me…
In vero…non è per la constatazioneche lei forse morirà prima
di me…
L’ansia,l’angoscia,la paura sono stati d’animo che a mia
stessa insaputa hanno a che fare con l’attaccamente e il possesso cui ho permesso
di svilupparsi dentro di me per lei.In realtà,per non vedere l’indefinibile
spazio del Cuore…
In sé,non mi sto preoccupando per lei…In ultimo,mi sto
preoccupando per me stesso…
Mi sto preoccupando del fatto che se mia madre dovesse morire
prima di me quel bellissimo Amore che lei mi dona non ce l’avrei più…
E questo sarebbe fonte,sicuramente,di forte sofferenza:la
perdita dell’Amoredi quell’essere umano
da cui l’Amorel’ho sentito proprio provenire.
E’ indefinibile chi muore prima…Il mio attaccamento,il mio
possesso nei suoi confronti sarebbero defenestrati irriversibilmentese lei
morisse prima di me…e quell’ansia,quell’angoscia,quella paura mi preavvertono
esclusivamente di questo…?Mi sembra di si…Posso dire che amo esclusivamente il
mio egoismo…?Dopo viene mia madre…dopo viene tutto il resto…
E allorquando pure a me toccherà di lasciare l’attaccamento
e il possesso,definitivamente,a quello che ho ritenuto essere,da sempre,il mio
corpo e la mia storia,sicuramente l’ansia,l’angoscia,la paura
aumenteranno a dismisura…Terrore?Orrore?E nonostante Me,la
Misteriosa Vita a cui da sempre partecipo continua comunque…
40)
Che lo voglia oppure no,ho un’appuntamento ineluttabile ed
ineludibile.Presto o tardi,dovrei necessariamente divenire consapevole che
proprio a me toccherà morire.Non un altro,come ho sempre ritenuto,ma proprio
io…
C’è la necessità di comprendere,in presa diretta,che la
Vita,in questo mondo,in questo corpo,in questa mente,comunque sia,non è per
sempre…
l’illuminazione è rendersi conto,proprio io,in prima
persona,in presa diretta,proprio ora,proprio in questo mondo,proprio in questo
corpo,proprio in questa mente…che proprio io sono destinato a morire,che morire
tocca proprio a me,ora che sono,fondamentalmente,in buona salute psicofisica…
L’illuminazione è rendersi conto,indefettibilmente,che
proprio questo,che ritengo essere il mio corpo…che proprio questa,che ritengo
essere la mia mente,essi dovranno sparire…Necessariamente!
L’illuminazione è rendersi massimamente coscienti che questo
corpo e questa mente dovrannoessere abbandonati,che me ne accorga oppure no.
Sono sempre andato a destra e a manca alla ricerca di ciò che
avrebbe dovuto essere illuminazione,
come fosse un’oggetto,come se andato al supermercato potessi
comprare facilmente il pacco di biscotti che ho sempre desiderato.
Dopo tante sofferenze e peripezie non potevo non rendermi
conto che non è affatto così…
Divenire consapevole del mio proprio morire e morte non può
altro che essere illuminante.
Divenire consapevole non significa divenire semplicemente
distruttivo,essere innamorato della morte e del morire,in sé e per sé…
Credo proprio che quella che è stata la mia aleatoria
ricerca spirituale esterna oppure interiore sia fondamentalmente finita…
L’illuminazione è divenire consapevole che questo corpo e
questa mente,anche se sono quasi veri,
finiscono definitivamente.La consapevolezza continua.
Essere illuminati è molto semplice:chiaramente accettareil
proprio continuo moriree la cessazione definitiva di questa vita…
Molto di più,sottilmente,svegliarsi definitivamente…che in
ultimo,non si è mai stati questo corpo e questa mente…
Due giorni fa sono stato a Firenze a partecipare a un convegnodel mondo diksha.
Tutti cercavano qualcosa,ovviamente me compreso,nonostante
tutto,ancora…
E nonostante tuttoavevo la sensazione che quasi nessuno
avesse compreso cosa è illuminazione…
Semplice.Rendersi conto che tutti noi siamo destinati a
morire!Tutti,ma non proprio tutto…
Ridere a crepapelle è pragmaticamente rendersi
conto,definitivamente,che da sempre sono Presenza e che la mente e il corpo,nella
loro unione,sono solo una momentanea dimora.Anche se ordinariamente,questo è
inaccettabile,intollerabile…
Illuminazione è proprio accettare la propria umana finitezza.Non
credo sia impossibile,ma per evitarlo facciamo cose strane…
Non riusciamo ad accettare quello che abbiamo dentro gli
occhi:che il nostro corpoe la nostra mente
sono destinati a sfaldarsi.Questa semplice veritàè veramente
molto difficile ad accettarsi…?Ebbene,sembra proprio do si!
Sono sicuro che l’illuminazione definitiva giunge quando
ciascuno di noi accetta chiaramente e definitivamente il proprio personale
moriree la propria personale,definitiva scomparsa da questo mondo,da questo
corpo,da questa mente…
Sono veramente consapevole di questo?Sono veramente
dispostoad accettare definitivamente che sto invecchiando,che da un momento all’altropotrei
definitivamente ammalarmi,che di attimo in attimo sto morendo…che così come
l’ho esperitail Mistero della Vita,proprio in questo mondo,in questo corpo,in
questa mentesi estinguerà definitivamente…?
L’Estate sembra essere definitivamente giunta.Ora anche di
notte fa un caldo pregnante.Anche questa mattina,gli uccellini cantano
sommessamente.
In questo momento,la mente non si muove…