Kaulonia
polis della Magna Grecia tra le prime a coniare monete in argento. Il sito dell’antica Kaulonia fu individuato dall’archeologo Paolo Orsi nel 1912-13 in prossimità della linea di costa. La città, d’incerta origine, venne fondata secondo alcuni da Crotone e per altri dagli Achei guidati da Tifone di Aegion o ancora da Kaulon, figlio dell’amazzone Klete. L’area urbana era circondata da possenti mura, di cui si conservano larghi tratti, rafforzate da torri quadrangolari. Le aree sacre individuate sono tre e quella meglio conservata è localizzata in prossimità del mare dove troviamo i resti di un tempio dorico, datato intorno al 450 a.C., conservato solo nel basamento. Il suggestivo Faro di punta Stilo, sorse sui resti della cinquecentesca torre del Castellone e su quelli, ancora più antichi, di un santuario del VI sec. a.C. dedicato ad una divinità protettrice dei naviganti: Poseidon o Apollo Delphinios. L’abitato, che in età ellenistica presentava un impianto ortogonale, è stato ben indagato ed oltre alle abitazioni rinvenute da Orsi, nuovi edifici sono stati scavati in località San Marco (Casa del personaggio grottesco e di Clete) ed ai piedi della collina del Faro (Casa del Drago e Case Tomasello). Nell’area della Casa Matta, all’interno di un monumentale complesso termale di età ellenistica, è stato portato di recente alla luce un esteso mosaico composto da più riquadri decorati con motivi floreali, draghi e delfini. Si tratta del più esteso ed articolato mosaico della Magna Graecia. Nel piccolo museo, una esposizione temporanea racconta della vita di questa antica città e del suo rapporto con il mare.
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