Storia
Situato su uno sperone roccioso che sovrasta la media valle del fiume lao, Papasidero è uno dei comuni più importanti del Parco Nazionale del Pollino. Il suo toponimo sembra si riferisca a un Papas Isidoros (igumeno capo di una comunità di monaci italo- greci), vista la centralità che il comune ha avuto nell'importante regione mercuriense, culla del monachesimo italo-greco, che ha lasciato notevoli tracce in questo territorio. Dal cinquecento fu università feudale di cui ebbero titolarità gli Alitto, i Sanseverno e gli Spinelli di Scalea, questi ultimi fino al 1806. Proprio per la particolare conformazione urbanistica in declivio, le stradine interne sono spesso sostituite da scalinate in pietra. Le abitazioni sono in gran parte realizzate con blocchi irregolari di pietra calcarea e ciottoli di fiume legati con la malta. La storia di questo comune è stata notevol mente arricchita con la scoperta di uno dei siti archeologici più importanti d'europa, la grotta del Romito.
La pace di questi luoghi, assieme all'accoglienza della gente e alle sane tradizioni culinarie, contri buisce a far vivere momenti di for te suggestione e di sicuro relax.
Chiesa S. Costantino (XIV sec.)
Ubicata nella parte alta del centro storico, la chiesa di S. Costanti- no, divenne parrocchia nel 1510 e chiesa ricettizia nel XVIII seco lo. Presenta un impianto a croce atina, con ampia navata unica e abside pentagonale Particolarmente importante il campaniletto a vela residuo to mediavale La volta ab preziosita da dell'edificio. volute, fiori cartelle ese- guite a stucco da Michele Forte di Salerno, che l'ultimò nel 1883. Elementi di particolare rilie vo sono: l'altare maggiore lavorato in marmi policromi, due acquasan- tiere e una fonte battesimale in granito, risalenti al XIV-XV seco ; una tela del pittore D'Elia datata 1908, raf figurante San Costantino e una tela del Seicento di scuola napole- tana, raffiguran te S. Francesco e S. Domenico.
Santuario S. Maria di Costantinopoli
CXVII secolo)
Incastonato nelle gole del fiume Lao,
il Santuario è raggiungibile attrave
so un ponte, fatto costruire nel 1904
da un beneffatore locale, Nicola Dario, al di sopra dell'antica arcata medievale, ancora visibile. Al suo interno, a pianta a T, con tre navate e tire
campate, si conserva un importante
aflresco raffigurante la Madonna
Odigitria e una statua in legno, della
Vergine, della fine del XVII secolo
Cappella S. Safia (XI-XIl secolo)
Edificata tra le antiche abitazioni, nei pressi di piazza umberto I, conserva uno splendido ciclo di aflreschi in stile bizantino, datato 1504, e un altare settecentesco. La cappella ha pianta trapezoidale con oculo ellittico che neorna la facciata .
Ruderi del Castello (XI-XIlI secolo)
Di epoca Normanno-Sveva, il castello si eleva su uno sperone roccioso che dal lato nord-ovest strapiomba sul fiume Lao Con pianta pressochè rettangolare e torre semicircolare, era il punto di raccordo di un'ampia cinta muraria, per lunghi tratti ancora visibile, nella quale si aprivano le porte di accesso al paese. Di queste ne rimane una sola, la porta di Grillo. Si conserva, inoltre, anche una torretta semidirutta conosciuta con il nome di Cambio della Guardia. L'ala opposla al mastio è stata abitata fino al secondo dopo guerra. Oggi in seguito al terremoto del 21 Marzo 1982 ne restano sol tanto i ruderi.
Fiume Lao
Nasce sui monti di Viggianello (PZ) con il nome Mércure, cambiandolo in Lao al suo ingresso in territorio calabrese. Dopo circa 54 km sfocia nel Mar Tirreno nel territorio di Scalea. Si tratta di un imponente corso d'acqua tra i più integri e suggestivi del versante più occidentale del Parco del Pollino. Il Lao attraversa una valle dove la natura diviene protagonista assoluta con le sue strette gole ed imponenti pareti. Essendoci sempre la presenza di acqua, anche in condizione di magra, permette di praticare sport molto coinvolgenti come rafting, canyoning ed escursioni ed è perciò frequentato da innumerevoli appassionati ed amanti di questi sport e della natura.
PAPASIDERO
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